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Inter, fine della corsa

Massimo Moratti

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Il presidente Moratti ci credeva. Il pericolante Leonardo ci credeva. Capitan Zanetti e persino Sneijder ci credevano, tanto da lanciare nel pomeriggio un appello ottimistico via Twitter. Ma l'Inter non ce l'ha fatta. Dopo il pesante 2-5 subito dallo Schalke 04 a San Siro, i nerazzurri escono sconfitti 2-1 anche in Germania, salutando la Champions League e il sogno di uno storico bis europeo. Rimontare la clamorosa sconfitta dell'andata, del resto, era follia utopica. Nessuna squadra, nelle coppe europee, è mai riuscita a colmare un gap di tre gol in trasferta. Più che un'impresa, all'Inter serviva un miracolo. Ma i miracoli riescono una sola volta, e i nerazzurri avevano già usufruito del bonus negli ottavi, ribaltando con coraggio e un pizzico di fortuna il passo falso casalingo con il Bayern Monaco. Per di più, per realizzare l'irrealizzabile sarebbe servito un approccio vivace, o meglio ancora aggressivo alla partita. E invece Leonardo, in nome di un equilibrio spesso sacrificato sull'altare dell'offensivismo esasperato, manda in campo una squadra prudente e incapace nei primi 35' di centrare la porta di Neuer, se si eccettua un'innocua conclusione dalla distanza di Sneijder al 5'. Lo sterile possesso palla nerazzurro produce soltanto un vortice infinito di calci d'angoli, un bel tiro di Stankovic al 36' respinto da Neuer e una pericolosa incursione di Maicon, incapace di controllare la palla a pochi metri dal portiere tedesco, tre minuti più tardi. Lo Schalke, come era facilmente ipotizzabile, non ha interesse alcuno a svegliare, un avversario intorpidito. L'unico a provarci è il solito inesauribile Raul con un colpo di testa peraltro debole e centrale al 16'. Ad aiutarlo nell'incrementare il record di segnature in Europa ci pensa al 45' la difesa dell'Inter, aprendosi come le acque del Mar Rosso e regalando allo spagnolo il 72° centro. Nella ripresa Leonardo decide di mandare in campo Pandev per Stankovic nel tentativo di evitare per lo meno la sconfitta. Al 4' Motta, fino a quel momento inguardabile, lo premia sfruttando al meglio un angolo e trovando il pareggio. L'avvio della riscossa? Niente affatto. Eto'o ci prova, ma è lo stopper Howeder al 36' a regalare la vittoria allo Schalke. E così tra due settimane saranno i tedeschi a sfidare il Manchester United in semifinale. L'attenzione del mondo intero sarà però focalizzata sul «Clasico» Barcellona-Real Madrid. Un accoppiamento atteso e formalizzato ieri sera dalla vittoria bis della squadra di Mourinho nella tana del Tottenham, 1-0 firmato Cristiano Ronaldo.

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