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«Pianigiani mai in un altro club italiano»

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«Oracercheremo di ottimizzare le nostre risorse - ha detto il numero 1 della Mps a Radio Manà Manà - perché con l'arrivo di Jaric abbiamo una risorsa in più che ci mancava prima. Siamo ottimisti e a questo punto non sentiamo la pressione di una semifinale comunque difficile. L'importante sarà cercare di recuperare un po' di infortunati». Il binomio che lega Minucci a Pianigiani, il pluridecorato tecnico della Mps e della Nazionale, è una delle chiavi di tanti successi. «In Simone ho sempre creduto - ha proseguito Minucci - e non ho mai pensato che fosse una scommessa. Anzi avrebbe avuto l'occasione di diventare capo allenatore prima ma gli investimenti che facemmo nel 2000 con l'ingresso della Montepaschi lo hanno un po' frenato. Ma quando ho deciso che era ormai maturo per il grande salto la struttura e il roster erano di altissimo livello e pronti ad accoglierlo». Ma un giorno le strade potrebbero dividersi. «Con Pianigiani abbiamo parlato di questa eventualità e io non lo ostacolerei se decidesse di fare un'esperienza all'estero, ma non in Italia perché così siamo d'accordo». E allora chissà che Minucci non stia già costruendo di nuovo in casa il coach del futuro. «Ho molta fiducia in Luca Banchi (attualmente vice allenatore, ndr) e soprattutto nel gruppo. Quando ho scelto Simone come capo allenatore sono andato poi a cercare Banchi perché per me rappresentava il completamento sia personale che tecnico di Pianigiani. E così farei con Luca se Simone dovesse andare via. Perché no». Insomma una sorta di investitura? «Esattamente». Fab. Fab.

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