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Neanche il tempo di godersi il 4° posto, e la Lazio va subito in pressing: i biancocelesti temono un finale di stagione caldo, con ribaltoni e decisioni arbitrali discutibili.

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Nonc'è tempo per godersi la vittoria sul Parma, il tecnico Reja mette le mani avanti: «Sono molto preoccupato per gli arbitraggi - commenta l'allenatore laziale - è tutto l'anno che la mia squadra viene penalizzata, ma la cosa passa inosservata. Quando fanno un torto alla Lazio, se ne parla una giornata, se lo fanno a qualche altra squadra si va avanti per una settimana. Finora sono rimasto in silenzio, ma d'ora in avanti ogni errore potrebbe costare una stagione. Non devono esserci condizionamenti, se gli arbitri sbagliano, lo devono fare in buona fede». Reja, ma non solo. Anche i giocatori sono dello stesso parere. «La vittoria è fondamentale - confessa Brocchi - la partita di Napoli poteva rendere la lotta Champions più avvincente, ora invece è rimasto un solo posto per tre squadre. Una cosa però è certa: se la Lazio dovesse centrare l'obiettivo, l'avrà sicuramente meritato più degli altri, perché dall'inizio del campionato non abbiamo mai avuto aiuti arbitrali, né mediatici. Sono orgoglioso di ciò che stiamo facendo. Il rigore su Zarate? Non c'era, ma avrei qualcosa da dire sul rigore non concesso all'Udinese...». Infine, il presidente Lotito: «Ho messo in campo una task force per la verifica dell'andamento delle ultime giornate - annuncia il patron - andare o non andare in Champions fa una differenza di 25 milioni di euro: se meritiamo di vincere le partite e non lo facciamo per cause indipendenti da noi, è mio compito tutelare la squadra». Sim. Pie.

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