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Leonardo è già finito

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Leonardo parla con Samuel Eto'o

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Perdere tutto in tre giorni. Il calcio è sport bellissimo ma crudele, e Leonardo l'ha imparato in fretta. Da eroe della rinascita nerazzurra a unico colpevole della doppia umiliazione firmata Milan e Schalke 04: la stagione dell'Inter sembra compromessa, così come il futuro del brasiliano. Almeno in panchina. Nulla è ancora scritto, per carità. Ma il presidente Moratti non ha affatto gradito l'inaspettata cinquina subita dai tedeschi martedì sera, e subito dopo la partita si è fermato negli spogliatoi per discuterne con Leonardo. «Sono rimasto sorpreso per la sconfitta - ha confessato Moratti all'uscita - Leo è una persona seria, la mia considerazione nei suoi confronti non cambia. Ora dobbiamo ripartire, poi vedremo». Ma cosa c'è dietro a quel «poi vedremo»? Moratti stima e rispetta profondamente l'uomo Leonardo e, nonostante la figuraccia rimediata in mondovisione, non ha mai pensato di liberarsi immediatamente del brasiliano, come richiesto a gran voce dai tifosi nerazzurri nelle ultime ore. Il presidente attende con calma la fine della tempesta e nel frattempo riflette sul futuro. «I nostri giocatori sono stanchi - ha spiegato Moratti - ma io rimango sereno, dobbiamo restare uniti per superare le difficoltà. Leonardo è una persona intelligente e sta facendo esperienza: oggi fa l'allenatore, ma ha grandi capacità e in futuro potrebbe avere altre responsabilità». Come dire: Leonardo pensi a chiudere la stagione nel migliore dei modi - lottando sino alla fine per lo scudetto ed evitando altre figuracce in Europa (alla rimonta in Germania non crede nessuno) - e poi, magari, potrebbe lasciare la panchina per tornare dietro la scrivania, stavolta sulla sponda nerazzurra. Il successore? Guardiola è già pronto, qualcuno parla anche di un clamoroso ritorno di Mourinho, ma a Leonardo piacerà l'idea?

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