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Todt contro Ecclestone: «Ridiscutiamo gli accordi commerciali»

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Acominciare, appena 10 giorni fa, era stato l'inglese, accusando Todt di essere un «Mosley dei poveri, che va in giro a stringere mani e a salutare i bambini ma non ha dato nessuna svolta alla Fia, un'organizzazione ormai ridicola». La risposta del francese non si è fatta attendere, e l'ex team manager della Ferrari ha deciso di colpire nel punto più caro ad Ecclestone, i soldi: «L'accordo commerciale tra Fia e Fom va ridiscusso - attacca Todt - perché rispetto a quando fu firmato (nel 2001, in piena era Mosley, ndr) i tempi sono cambiati». All'epoca la Fia cedette per i 100 anni successivi i diritti commerciali della F1 alla Formula One Management di Ecclestone per una cifra stimata in circa 360 milioni di dollari. Ai tempi l'accordo sembrò relativamente a buon mercato, ma oggi i costi nel «circus» sono aumentati e Todt vorrebbe assicurare alla Fia una fetta maggiore dei ricavi. Le parti si risiederanno presto al tavolo delle trattive per il rinnovo del Patto della Concordia, l'accordo tra i detentori dei diritti commerciali del Mondiale di F1 e i team che partecipano al campionato, che scadrà a fine 2012. «I tempi sono cambiati, la tecnologia è cambiata - prosegue Todt - Quindici anni fa non c'era tutta questa sofisticata elettronica di cui può godere lo spettatore. Tutto questo ha dei costi ed è assolutamente necessario prenderlo in considerazione, devo fare in modo che la copertura economica della Fia sia corretta. I nostri costi sono molto più elevati rispetto a dieci anni fa. L'evoluzione ha un prezzo».

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