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De Laurentiis: mi tengo Cavani e Mazzarri

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Dopoi colpi proibiti per i diritti tv e le scuse, dopo l'accusa del patron biancoceleste al Napoli di vincere con i regalini, ecco il nuovo round. «Cavani è un truffatore. Abituo i miei al rispetto non ai tuffi» ha tuonato Claudio iinsistendo sul rigore del 3-3 (non ricorda però che all'andata Zarate segnò aiutandosi con la mano). A stretto giro la controreplica di Aurelio il cineasta: «Ha parlato fuori luogo. Conosco l'integrità morale del mio giocatore, non ha mai la voglia di tradire o beffare chi lo guida barando o imbrogliando». È amore reciproco intanto tra il Matador e la città che sogna lo scudetto grazie alle prodezze del suo capocannoniere (25 gol) anche se il numero uno del club getta acqua sul fuoco: «Ce la giocheremo fino alla fine, ma se non dovesse accadere non sarebbe un dramma». La Champions sembra fatta e tre punti dal Milan con ventuno a disposizione vuol dire che si può fare». Nelle more meglio blindare i gioielli, dice De Laurentiis: «Cavani non ha prezzo e non è in vendita. Anzi vale tantissimo così non ce lo chiedono più. Mi auguro che la squalifica gli rimetta tanta benzina nelle gambe». C'è un altro prezioso da inchiodare alla panchina, il condottiero Walter Mazzarri. Senza di lui, il Napoli non sarebbe lì in alto: «Lo ringrazio, è stato un leone nonostante i problemi fisici dell'ultimo periodo. È il nostro Sean Penn, è abbastanza incazzoso, quindi va bene».

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