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Il Milan tenta il suicidio

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Massimiliano Allegri, l'allenatore della Milan

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«Grazie Bari». Le parole sono di Dejan Stankovic, portavoce di un'Inter ancora in piena corsa per lo scudetto grazie all'impresa realizzata dagli uomini di Bortoli Mutti. A San Siro, contro il Milan capolista e pronto all'allungo in classifica, i pugliesi vanno in vantaggio e sfiorano addirittura la vittoria, raggiunti solo a 8' dal termine dall'ex Cassano. Un risultato impossibile da prevedere attraverso i numeri: 61 punti i rossoneri, soltanto 16 il Bari, destinato ormai inevitabilmente alla retrocessione; 50 gol fatti gli uomini di Allegri, 15 quelli di Mutti. E ancora, il Milan non subiva reti a San Siro da oltre due mesi, mentre i pugliesi non realizzavano un gol in trasferta dal 30 gennaio. Un match senza storia, almeno sulla carta. Eppure alla vigilia Allegri aveva fiutato il pericolo. «Se falliamo contro il Bari siamo matti», aveva strillato il tecnico rossonero per motivare i suoi. E ancora: «Sottovalutare la squadra di Mutti sarebbe un errore gravissimo». Avvisi mal recepiti dalle stelle milaniste, protagoniste di un primo tempo imbarazzante. Un innocuo tiro di Gattuso e un paio di punizioni centrali: nei primi 45' Allegri si aspettava sicuramente qualcosa di più dal trio delle meraviglie Robinho-Pato-Ibrahimovic. Quello che invece non poteva in alcun modo attendersi dalla difesa meno battuta del campionato è l'incredibile distrazione che al 39' regala il vantaggio al Bari: Almiron è intelligente a battere la punizione a sorpresa, Rudolf bravo a superare Abbiati, ma i rossoneri inspiegabilmente fermi. Scosso dallo svantaggio, nella ripresa il Milan cambia marcia. Robinho segna subito, ma è in fuorigioco, poi esce per far posto a Cassano e allo show dello stanco e irascibile Ibrahimovic: lo svedese fa gol aiutandosi con un braccio, poi se ne divora un altro e infine, in preda al nervosismo, rifila una manata in pancia a Rossi e si espellere. Un guaio non da poco per il Milan, visto che tra due giornate c'è il derby e per Ibra si preannuncia uno stop di almeno due turni. Ma neppure in dieci i rossoneri smettono di attaccare e credere nel pareggio. Gli sforzi sono premiati al 37' da Cassano, che sfrutta al meglio il cross di Antonini. E all'ultimo minuto Emanuelson avrebbe anche la palla della vittoria, ma Almiron salva di testa quasi sulla linea. E così il Bari esce indenne da San Siro, rovinando le nozze d'argento di Berlusconi (che ieri sera ha festeggiato i 25 anni al Milan) e la 100ª panchina in serie A di Allegri: «C'è amarezza – ha commentato il tecnico rossonero – ma abbiamo cinque punti di vantaggio sull'Inter: a questo punto del campionato non sono pochi. Dispiace per Ibra, ma deve restare tranquillo perché finora ci ha dato tanto». Ora, però, il Milan deve dimostrare di meritare lo scudetto anche senza lo svedese.

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