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Americani in arrivo ma resta il nodo societario

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Mentregli avvocati di Unicredit e di Thomas DiBenedetto stanno lavorando da una settimana sui contratti per il passaggio di proprietà, a Trigoria continua a regnare il caos. Un disordine riemerso nel tormentato passaggio di consegne tra Ranieri e Montella. La Sensi si è dovuta confrontare con Unicredit che nel frattempo aggiornava gli americani, ovviamente preoccupati per la crisi della squadra e per nulla felici della situazione ambientale. Anche sulla scelta tra Montella e De Rossi i pareri erano discordanti. Ma DiBenedetto e i suoi soci non hanno in mente nessun passo indietro. Semmai vorrebbero che lo facesse qualcun altro e lo stesso pensa la banca: eppure la Sensi è rimasta al suo posto anche dopo la visita a Trigoria di Paolo Fiorentino che nei programmi avrebbe dovuto consegnare a Giampaolo Montali i poteri nella fase di interregno. Non è cambiato niente e, come Ranieri, adesso Montella e la squadra hanno ben poche certezze attorno. Una situazione che soltanto Unicredit può sbloccare, ma le pressioni esterne continuano a impedire la svolta. Non resta che aspettare gli americani. La scrittura dei contratti va avanti senza intoppi, non è prevista alcuna modifica sugli accordi presi negli incontri a New York, tantomeno una variazione del prezzo. «Non c'è alcun ritardo nella tabella di marcia» riferiscono gli uomini impegnati nell'operazione. Quando sarà finito il lavoro degli avvocati, DiBenedetto prenderà un aereo per l'Italia e firmerà i contratti. La nuova proprietà non potrà però insediarsi a Trigoria prima di aprile, quando i giochi di questa stagione saranno praticamente fatti. Ale. Aus.

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