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«Innerhofer è un gran talento e può vincere tanto, anche la classifica generale di Coppa del mondo».

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Ravetto,si aspettava di portare due atleti insieme sul podio? «Due forse no, ma certo non ne sono dispiaciuto. Alla vigilia avevo detto a Inner: "Se vinci la 3ª medaglia sei nella storia". Così è stato». Tre medaglie come solo Zeno Colò nel 1950. «Christof è un campione e un bellissimo personaggio: sorride sempre, è allegro e piace alle donne. Mi aspetto molto da lui: ormai si è sbloccato e potrà regalare tante gioie all'Italia». Anche la Coppa del mondo? «Sì, si è già qualificato in slalom (miglior risultato il 22° posto a Kranjska Gora 2009, ndr) e due anni fa ha chiuso al 7° posto il gigante di Sestriere. E poi avete visto Cuche?». Ha cominciato a vincere a 33 anni e non si ferma più. «Esatto, lo facevo notare tempo fa a Christof. Deve solo allenarsi bene e stare attento a non farsi male. Ieri, per esempio, avevo paura perché era stanco». Sorpreso dalle prestazioni in slalom? «No, perché i ragazzi sanno sciare bene anche tra i pali stretti. Sono felice per Fill, ha passato due stagioni difficili. E poi vorrei sottolineare l'ottima prestazione di Pangrazzi, un esordiente a questi livelli, e di Paris, che stava facendo bene prima di inforcare». Cosa dobbiamo aspettarci dalle prossime gare? «Possiamo prendere medaglie in tutte le discipline. Farò il tifo per le ragazze, se lo meritano. In teoria nel gigante maschile abbiamo meno speranze, perché ultimamente siamo andati male. Forse, però, arrivare a fari spenti sarà un vantaggio anche per Blardone». Ha pensato di schierare Innerhofer anche in gigante? «No, è stanco e deve riposare. Però lui ci ha provato. Scherzando mi ha detto: "Dopo questa manche devi iscrivermi anche allo slalom"». Rimarrà a Garmisch come portafortuna? «Non lo so, dopo tutte queste medaglie, qualcuno potrebbe chiederci la camera 220 dove dormono Innerhofer e Fill». Dan. Pal.

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