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Ora bisogna rialzarsi con il Galles

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Dunqueil diluvio è arrivato. Dopo la vittoria sfiorata all'ultimo respiro contro l'Irlanda nel catino del Flaminio gli Azzurri sono stati travolti dallo tsunami di mete inglesi. Ben otto le segnature marcate dai Leoni di Sua Maestà per il record negativo dell'era Mallett, così come i 59 punti rimediati devono pesare come un enorme macigno sulle spalle di un ct che ha sempre fatto della ricerca del minimo scarto il proprio obiettivo massimale. Sottolineato che aver perduto nove rimesse laterali definisce un grave problema di organizzazione, è da dire che il confronto individuale tra italiani e inglesi a Twickenham è stato impietoso. Per tutti gli 80 minuti del match Parisse e soci hanno subìto gli uno contro uno al cospetto di atleti di livello superiore. L'azione che porta alla meta di Cueto è un ricamo che difficilmente potremo mai sperare di vedere eseguito dai nostri. La proprietà tecnica individuale, la velocità, la differenza di talento rugbistico tra le due squadre è attualmente un abisso in cui sono affogate le speranze di fare bella figura nella fortezza di Twickenham. Su questa partita non c'è molto altro da dire. Ora, come ha detto Parisse, gli Azzurri devono ritrovarsi insieme durante la sosta per affrontare e battere il Galles al Flaminio il 26 febbraio. E ripartire da lì.

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