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Per salvarsi il tecnico deve vincere

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Ilpresidente della FIR Dondi è stato chiaro. Durante la conferenza stampa di presentazione del Sei Nazioni ha detto: «Questa volta voglio le vittorie». Il messaggio, è ovvio, era indirizzato principalmente al ct Nick Mallett. Con il contratto in scadenza dopo la prossima Coppa del Mondo che si giocherà a settembre prossimo in Nuova Zelanda, il coach sudafricano è sotto pressione. La stampa ha parlato molto dei contatti tra Dondi e il suo possibile sostituto, il francese Jacques Brunel, e qualcuno ha agitato il fantasma dell'esonero in caso di Sei Nazioni deludente. In ogni caso, Mallett è un allenatore di assoluto livello internazionale e certamente non vuole sporcare il suo curriculum. Certo, per aiutarlo la FIR avrebbe potuto intervenire nella gestione degli atleti azzurri con le franchigie che giocano in Celtic League in maniera più decisa. Domani contro l'Irlanda Mallett schiera Gori e Burton in mediana, entrambi a Treviso ma che nel club non hanno mai giocato insieme! E pensare che l'ingresso nel campionato celtico doveva servire proprio a far crescere gli atleti al massimo livello per la Nazionale. Evidentemente qualcosa non funziona e sono inadeguate le scuse federali che parlano di poco tempo per organizzare la cosa. In realtà è stata creata la figura del Responsabile per l'Alto Livello (Carlo Checchinato) proprio per questo motivo e la FIR finanzia al 60% i giocatori di interesse nazionale. Dovrebbe bastare per avere voce in capitolo, ma finora non è stato così.

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