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Lottomatica, beffa col giallo

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FabrizioFabbri Si inizia dal concitato finale. Da quando la Lottomatica, dopo aver in più d'un occasione dato l'impressione di fare sua la sfida d'esordio nelle Top 16 d'Eurolega contro Lubiana, ha pagato un prezzo alto ai propri errori, un mancato taglia-fuori difensivo ed una penetrazione scellerata di Washington, ma ancora di più un clamoroso errore tecnico (sembra ascrivibile ad un arbitro che avrebbe azionato il «precision time», marchingegno che consente ai fischietti di governare il cronometro) che nell'azione decisiva, dopo che Gregory aveva insaccato il 63-64, ha di fatto mangiato alla squadra di casa 2 o 3 secondi che sarebbero risultati determinanti per non affrettare la conclusione come ha fatto Gordic che ha spedito la palla del tiro della disperazione sul ferro. Dopo la conclusione dell'ultimo arrivato sono esplose la gioia slovena e la rabbia, a ragione, di Roma. Gli arbitri non hanno voluto servirsi dell'«instant replay», usato invece per convalidare sulla sirena dei primi 10' un tocco di Gordic. Ma sostenuta dalle immagini televisive, e con la presenza del Commisioner Bertomeu a bordo campo, Roma ha presentato ricorso per il vistoso errore tecnico e l'impressione è che, sostenuta anche da alcuni precedenti, la società del presidente Toti potrà ottenere la ripetizione della gara. Lubiana aveva iniziato con l'acceleratore spinto volando su un 0-8 che ha fatto andare su tutte le furie Filipovski. A rompere il brutto andazzo ci aveva pensato quel Vlado Dasic già migliore nella sfida di campionato persa contro Siena che quando per la prima volta la squadra di casa ha impattato, a quota 13, ha fatto segnare nel suo score personale 10 punti insaccati. E se Dasic ha tenuto a galla la pattuglia giallorossa ci ha pensato Djedovic a dare il primo vantaggio, 15-13 dopo 8'38". La Lottomatica pur facendo i conti con un rotazione ridottissima, fuori anche Tonolli assieme ai cronici Giachetti, Gigli e Vitali, ha sempre tenuto in mano l'incontro, con una prova difensiva da incorniciare di Datome, ed ha avuto il torto di non chiudere sul 63-58. Poi il convulso finale per una partita che però non sembra aver trovato la conclusione definitiva dopo il suono della sirena.

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