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L'Italtennis è sempre donna

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DanielePalizzotto L'Italia del tennis sorride a metà: bene le donne, malissimo gli uomini. Si dice che l'Australian Open sia lo Slam più difficile da decifrare e pronosticare perché arriva troppo presto nella stagione. Una considerazione non valida per i tennisti italiani: a Melbourne, come a Parigi, Wimbledon e Honolulu, le ragazze regalano soddisfazioni, gli uomini soltanto delusioni. Viva le donne, quindi, e nella fattispecie viva Flavia Pennetta, approdata al terzo turno grazie al doppio 6-2 rifilato alla spagnola Dominguez Lino, che di nome fa Lourdes ma i miracoli non li ha mai fatti, almeno sul campo da tennis. Un match facile facile per il modesto valore dell'avversaria, già sconfitta in quattro dei cinque passati incroci, ma soprattutto per la buona vena di Flavia, mai così in salute in Australia. Domani, per superare l'insormontabile scoglio del terzo turno (raggiunto nel 2006 e nel 2009), la Pennetta dovrà battere l'israeliana Shahar Peer, favorita secondo classifica (numero 12 contro 25) ma non secondo precedenti (3-2 per l'azzurra). «Contro Lourdes - spiega Flavia - sono stata aggressiva, con la Peer dovrò fare lo stesso. Ho perso tre game con la Rodionova e quattro con la Dominguez? Vorrà dire che a Shahar ne lascerò cinque». La cattiva, ma prevedibile notizia arriva invece da Andreas Seppi, arresosi in tre set (6-3 7-6 7-6) al bombardiere Jo-Wilfried Tsonga: 20 ace ma tanti errori gratuiti. Perdere contro il numero 13 al mondo, sia chiaro, non è delitto. Sprecare l'ennesima buona opportunità, però, lo è. E anche Seppi lo ammette, almeno in parte. «C'è rimpianto per il secondo set, quando ho servito in vantaggio 5-4: se avessi vinto quel gioco, avrei potuto cambiare l'esito del match». Vero, peccato solo che sia stato proprio Seppi, come troppo spesso gli capita, a regalare l'immediato contro-break a Tsonga con tre evitabili errori da fondo. E così anche l'ultimo azzurro, e unico ad aver vinto una partita (tra l'altro con il semi-pensionato Clement), torna a casa. A fargli compagnia sull'aereo ci sarà la serba Jelena Jankovic, numero 7 del tabellone femminile, sconfitta 7-6 6-3 dalla cinese Peng. Nessun problema per Zvonareva, Clijsters, Stosur e, tra gli uomini, Nadal (6-2 6-1 6-1 a Sweeting), Murray e Soderling. Finisce invece la corsa dei guerrieri argentini Del Potro, fermato da Baghdatis, e Nalbandian, che sconta la maratona contro Hewitt e lascia via libera a Berankis. Un cipriota e un lituano al terzo turno, sogno utopico per gli uomini italiani.

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