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Condizione e attacco preoccupano Reja

L'allenatore della Lazio Reja

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Quella che si presenterà al derby di coppa Italia sarà una Lazio completamente capovolta dalla sosta invernale. I biancocelesti avevano salutato il 2010 con la rocambolesca vittoria sull'Udinese che aveva ulteriormente rafforzato alcuni concetti: squadra fortissima dalla cintola in su, ma assai in difficoltà quando si tratta di far fronte all'emergenza, con una differenza abissale tra la media punti dell'undici titolare e quella ottenuta con un più o meno ampio turnover. Le prime tre partite del 2011 hanno cambiato il quadro. L'attacco si è inceppato, le riserve, almeno contro la Samp, si sono dimostrate valide alternative. La crisi degli avanti biancocelesti sta tutta nei numeri. Negli ultimi 270 minuti la Lazio è andata in gol due volte. Solo grazie alla tenuta della difesa il magro bottino si è tramutato in 4 punti. A preoccupare è il fatto che l'attacco abbia tirato pochissimo in porta al cospetto di difese tutt'altro che irresistibili. Come quelle del Lecce (la più battuta del campionato) o della Samp (senza tre titolari su quattro). L'astinenza di Floccari e Zarate dura dal 21 novembre (Parma-Lazio) per il primo, dal 5 dicembre (Lazio-Inter) per il secondo. Troppo per pensare a un caso. Per l'attaccante calabro il problema principale sembra essere soprattutto fisico. Dall'infortunio alla caviglia Floccari non ha ancora recuperato una condizione accettabile. Per una punta di movimento come lui, questo si è tradotto in una grossa difficoltà a farsi trovare lucido sottoporta e anche, specie contro la Samp, nell'incapacità di tenere palloni per far salire la squadra. Zarate, invece, ha pagato soprattutto il fatto di giocare lontano dalla porta, con tanta energia sprecata in fase difensiva. Ovvio che la colpa non sia solo degli attaccanti. La contemporanea flessione di Hernanes e Mauri e l'infortunio di Matuzalem hanno finito col rendere la manovra biancoceleste lenta e prevedibile. Non a caso con la Samp le cose migliori si sono viste alla fine, quando l'innesto di forze fresche ha dato la spinta ai biancocelesti per il forcing decisivo. Proprio dalle riserve, infatti, vengono le note più positive. Diakité e Scaloni prima, Kozak e Gonzalez poi, hanno dimostrato per una volta di non far rimpiangere i titolari. In una fase di difficoltà fisica, poter disporre di alternative affidabili è fondamentale. È proprio questo il ragionamento di Edy Reja, che mai come adesso è in dubbio sulla formazione da schierare nel derby. Partita fondamentale soprattutto per l'allenatore, che finora ha perso tutte e due le stracittadine giocate contro la Roma. Da una parte c'è la voglia di giocarsela con i titolari, dall'altra quella di schierare chi sta meglio fisicamente, premiando anche quei giocatori che, battendo Portogruaro e Albinoleffe, hanno portato la Lazio agli ottavi di finale. Alla fine la soluzione dovrebbe essere una via di mezzo. In porta Berni se la gioca con Muslera. La difesa sarà quella titolare, compreso Lichtsteiner che, complice la squalifica in arrivo, salterà la gara di domenica a Bologna. A centrocampo turno di riposo per un Hernanes esausto, con in preallarme Gonzalez o il neoacquisto Sculli. In attacco fiducia ancora a Floccari-Zarate. L'attaccante calabrese, d'altronde, ha lanciato un messaggio chiaro: «Voglio sbloccarmi nel derby». Lo spera per il bene della Lazio anche Reja. Che, a questo punto, potrebbe decidere di lanciare Kozak dall'inizio contro il Bologna.

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