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Il colpo è Pizarro

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David Pizarro

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Tutti insieme appassionatamente. Dopo Adriano, la Roma abbraccia l'altro figliol prodigo Pizarro. Sorrisi, pacche sulle spalle e multa ritirata: il ritorno del cileno diventa una festa. Almeno in apparenza. Adriano e Pizarro sono di nuovo nel gruppo che non vuole mollare il treno scudetto. Due «parabole» tanto diverse quanto i loro fisici, che dopo i rispettivi passaggi sudamericani trovano un lieto fine comune a Trigoria. Se il brasiliano suda per prenotare un posto almeno nel derby di coppa Italia, il piccolo regista si è ripresentato in buone condizioni dopo due settimane di cure a Santiago e sarà pronto per l'inizio di febbraio. Il cileno è tornato a Roma mercoledì sera, in anticipo di un giorno rispetto alle previsioni. Ieri mattina ha varcato il cancello del Bernardini per la prima volta dal 17 dicembre, la vigilia dell'ultima partita del 2010 a San Siro contro il Milan: durante il riscaldamento nel gelo del Meazza avvertì una fitta al ginocchio e non giocò neppure un minuto come d'altronde gli succedeva da tempo. Una volta arrivato in Cile per le vacanze di Natale il ginocchio si è gonfiato e allora il Peq ha deciso di restare lì a curarsi. Lo ha fatto in un centro riabilitativo all'avanguardia di Santiago, dal lunedì al sabato, con sedute di fisioterapia alternate a piscina e ha trascorso i weekend in famiglia nella sua casa di Valparaiso. Tutto regolare quindi? Non proprio. Soltanto il 28 dicembre la Roma ha saputo che Pizarro si sarebbe trattenuto in Cile. Il giocatore si è limitato ad aggiornare Bruno Conti via sms e la società ha deciso di inviare a Santiago il preparatore Paolo Bertelli - unico superstite a Trigoria dello staff di Spalletti - per verificare di persona la situazione. Il problema fisico di Pizarro è reale ed esiste da tempo, ma è altrettanto vero il malumore del giocatore per le scelte di Ranieri e della società, che ha garantito stipendi ben più alti del suo ai nuovi arrivati Adriano, Borriello e Burdisso. Così il cileno si è preso una pausa di riflessione e l'ha sfruttata per curarsi. Prima di ripartire dal Cile ha promesso di voler restare alla Roma «fino al 2013 quando scadrà il mio contratto». Si vedrà. Intanto è tornato, motivato e in peso forma. Ieri non ha perso altro tempo e si è allenato in campo con Bertelli: lo aspetta una settimana di «riatletizzazione» con lavoro sulla resistenza e la forza, poi altri sette giorni di lavoro differenziato con il pallone. In pratica Pizarro deve ricominciare da capo la preparazione: l'obiettivo è rimetterlo in gruppo a fine mese e riaverlo disponibile per l'inizio di febbraio. Il Peq, accolto in trionfo dai compagni, si è confrontato con i dirigenti Montali e Pradè (la multa annunciata non ci sarà) e per qualche minuto con Ranieri. Tutto chiarito? Così pare. La Roma non può comprare nel mercato di riparazione ma il nuovo acquisto se lo ritrova in casa.

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