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Totti non sorride più

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.«Vucinic a Genova gioca dall'inizio» l'anticipazione di Ranieri dopo la partita con il Catania che di fatto ha escluso Totti. Perché Menez non entra mai nelle rotazioni dell'attacco e Borriello in questo momento è intoccabile. Il capitano, insomma, sarà uno spettatore di Sampdoria-Roma. Almeno all'inizio. È la terza esclusione nelle ultime cinque partite di campionato e la cosa, ovviamente, non gli fa piacere. «Sì, siamo tristi» ammette all'aeroporto prima di partire per Genova usando il plurale e confermando la teoria sempre più diffusa del suo malessere. «Siamo tristi ma soltanto a Trigoria, fuori no». A Trigoria, la sua seconda casa, dove però «ce stanno certe facce...» aggiunge scherzando. «Non so se gioco, ma tanto è uguale...». In attesa di capire i destinatari del messaggio, ieri mattina Ranieri ha provato a tranquillizzarlo con le parole. «Francesco è al centro del mio progetto, lui è la Roma, è la storia di questa squadra: non vedo una Roma senza Totti. Ha un contratto ancora lungo, poi un altro da dirigente: se ci sono altre cose ne deve parlare lui». Altre cose ci sono, ma la questione tecnica è uno dei problemi: il capitano per la prima volta non si sente fondamentale per la squadra e le ultime scelte di Ranieri lo confermano. A Verona e Milano gli ha preferito Adriano, oggi toccherà a Vucinic. Eppure «il capitano è in grandissima forma - riconosce il tecnico - quest'anno non si è mai infortunato». Almeno la salute c'è.

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