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Julio Sergio 5 L'ombra di Doni lo terrorizza.

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Inpiù ci sono due gol sul groppone: ha bisogno di ritrovare tranquillità. Cassetti 5.5 La presenza nei dintorni di Llama lo preoccupa più del dovuto. Difende con la lingua di fuori, attacca poco e male. Mexes 5.5 Qualche errore di posizione, compreso il calcio d'angolo che porta il Catania al pareggio. Perde qualche duello di troppo con Maxi Lopez. Juan 6 Nella difesa imbarazzante di ieri, senza la guida di Burdisso, si ritrova a mettere pezze ovunque. Finisce per andare in bambola anche lui ma sul 2-2 stoppa Maxi Lopez con una chiusura decisiva ai fini del risultato. Riise 6 Due giocatori in uno. Utilissimo in fase offensiva, dove tiene vivi due palloni (il secondo con l'aiuto dell'assistente) che portano altrettanti gol alla Roma. Totalmente spaesato quando deve difendere su Gomez e non solo. Menez 6.5 Tra giocate entusiasmanti e palloni sprecati con indolenza, la bilancia pende comunque dal lato positivo. Il gol del 3-2, per esempio, nasce da una delle tante invenzioni che semina in una partita pazza. Come lui. De Rossi 5 Non si reggeva in piedi ma ha chiesto di giocare. Sbagliando: a parte il tiro che porta al vantaggio giallorosso non ne azzecca una. Insindacabile la sostituzione nell'intervallo. Simplicio 5.5 Nella coppia di centrocampo dovrebbe essere lui a portare qualità, invece si limita a contenere e la cosa gli riesce poco. Bocciato insieme a De Rossi a fine primo tempo. Taddei 6.5 Cambia tre ruoli in una partita, inizia da esterno sinistro, passa a destra, quindi diventa l'intermedio nel rombo del secondo tempo. Corsa, sacrificio e qualche tocco di qualità prendono il sopravvento su un ginocchio che fa ancora i capricci. Totti 6.5 Gioca quasi da fermo ma non è mai banale quando tocca il pallone. Dai suoi passaggi nascono sempre pericoli e da un tiro respinto il 3-2. Il problema è che il gol ormai è una maledizione: dopo averne sbagliato uno facile capisce che non è aria e preferisce servire Vucinic per il 4-2 finale. Borriello 8 Dove sarebbe la Roma senza di lui? Meglio non pensarci. Segna la prima doppietta in giallorosso: e sono tredici. Quando lo vedi rincorrere i centrocampisti del Catania dopo un infortunio alla spalla capisci che è un giocatore di un altro pianeta. Greco 6.5 Da regista nel rombo rimette a posto le cose. Entra in partita con ordine e personalità. Perrotta 6 Al rientro dopo un'eternità, è anche grazie alla sua corsa se la Roma trova energie per andarsi a prendere la vittoria nei minuti finali. Vucinic 8 La curva l'ha capito prima di tutti. Quando entra lui i tifosi esultano e la Roma si convince che può vincere. E infatti Mirko ci mette il piedone due volte e stende il Catania. Uno così in panchina è un vero spreco. Ranieri 6 La media tra le scelte sbagliate iniziali su modulo e uomini (De Rossi non poteva giocare, con il 4-4-2 la squadra si perde) e gli aggiustamenti in corso d'opera (dentro Greco e Perrotta, poi Vucinic al momento giusto, ritorno al rombo prima di azzardare il 4-2-4) che gli portano la terza vittoria consecutiva. Alessandro Austini

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