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Senza rimpianti

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Reja

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Cacciato a furor di popolo. È il 7 febbraio del 2010 e Davide Ballardini, ora allenatore del Genoa prossimo avversario della Lazio chiude dopo 23 giornate di nulla la sua modesta parentesi romana. Nessuno si ricorda la vittoria in Supercoppa arrivata per le parate di Muslera e il dio del calcio che quella volta si schierò clamorosamente a favore dei biancocelesti e contro l'Inter mentre tutti hanno bene in mente le dichiarazioni strampalate del profeta ravennate arrivato a Roma con la fama del grande allenatore. Poche settimane per capire che il soprannome che gli vevano affibiato i tifosi «ballabluff» era azzeccato. La squadra scivolò senza reagire al terzultimo posto proprio in quella «tragica» domenica di febbraio: punti 22, solo Atalanta e Siena dietro alle spalle. Finalmente Lotito corse ai ripari e chiamò il salvatore della patria laziale, Edy Reja. Di Ballardini si ricordano, come detto, frasi senza senso del tipo «Zarate deve marcare Daniele Conti, il regista del Cagliari» al termine di una delle tante sconfitte casalinghe piuttosto che quelle ancora più incomprensibili «Ledesma e Pandev non giocano», oppure «io sono un allenatore da 1,5 punti di media a partita». Un elenco di frasi buttate lì per giustificare un fallimento tecnico che ha sicuramente qualche giustificazione negli atteggiamenti troppo duri da parte della società, ma non può prescindere da precise responsabilità individuali del tecnico. Anche il fatto di aver scelto di vivere a Formello con Carlo Regno e gli altri fidati collaboratori fu un clamoroso errore che contribuì al mancato feeling con la tifoserie e la città. Molti i giocatori che hanno fame di vendetta sportiva a cominciare da Ledesma, sacrificato sull'altare dell'aziendalismo. Il regista italo-argentino che è in ballottaggio con Matuzalem per la gara della Befana a Genova, spera di giocare e poter dimostrare a Ballardini, semmai avesse ancora dei dubbi, il clamoroso errore dell'anno passato quando l'ex allenatore non tentò nemmeno una mediazione ma accettò le decisioni del club senza una minima reazione. Ma non solo Ledesma a cui Ballardini preferiva Baronio, anche Rocchi, Lichtsteiner e altri sperano di trovare spazio per dare un dispiacere all'ex allenatore. Intanto Lotito e il diesse Tare continuano a lavorare all'affare Santa Cruz che dovrebbe essere risolto nei primi dieci giorni di gennaio. Voce dal Brasile, Miranda sarebbe vicino all'Atletico Madrid ma la Lazio spera ancora di averlo per il prossimo giugno.

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