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I nerazzurri battono i coreani del Seongnam: a segno Stankovic, Zanetti e Milito Sabato la finale del mondiale per club contro il Mazembe. Infortunio a Sneijder

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Almenofino a sabato, quando dovrà battere i congolesi del Mazembe per diventare campione del mondo per club ed essere confermato alla guida dei nerazzurri. L'Inter non vince questo trofeo dalla doppietta fatta nel 1964 e 1965 con Helenio Herrera e alla vigilia della partenza per il Dubai Moratti era stato chiaro. «Vinciamolo e poi vediamo» aveva detto a chi gli chiedeva del futuro di Benitez. Dopo la vittoria di ieri il tecnico è sembrato rasserenato: «È chiaro che sono molto contento del risultato, meno del ritmo del gioco, nel quale dobbiamo ancora migliorare». Per tornare a vincere, però, ha dovuto far ricorso alla formazione solitamente schierata da Mourinho e al suo schema tattico, quel 4-2-3-1 con Cambiasso e Stankovic in mezzo e il trio Pandev-Sneijder-Eto'o dietro all'unica punta, Milito. Dopo appena un minuto, però, un guaio muscolare ha fermato Sneijder costringendolo alla resa probabilmente anche per la finale di sabato. Dentro allora Thiago Motta, che si è portato accanto a Cambiasso con Stankovic avanzato nel ruolo dell'olandese. E partendo da lì, al 3', ha sbloccato subito la gara con una bella incursione centrale. In pratica la partita è finita lì, con l'Inter che è tornata a vincere senza prendere gol per la seconda volta in stagione dopo l'incontro casalingo con il Twente grazie agli uomini del triplete dello scorso anno, a parte l'ancora convalescente Maicon, prudentemente tenuto in panchina. Al suo posto Chivu, con Cordoba al centro accanto a Lucio. A ben vedere è come se Benitez avesse sconfessato tutto quello di nuovo che aveva provato a portare all'Inter. Così Eto'o è tornato a sacrificarsi sulla fascia sinistra come faceva con Mourinho e Milito ha rifatto Milito: un favoloso assist di tacco a capitan Zanetti per il gol del momentaneo 2-0 e la rapidità del falco d'area di rigore per ribattere in rete la respinta di Jung sul tiro di Eto'o e fissare così il 3-0. L'altra nota positiva della serata, oltre al risultato e al ritorno ad alti livelli di Milito, è arrivata da Julio Cesar, tornato tra i pali da titolare dopo un'assenza durata poco più di un mese. Il portiere è sembrato in buona forma fisica, ma forse deve ancora ritrovare in pieno il colpo d'occhio, vista l'uscita sbagliata con la quale ha rischiato di mandare in gol Cho al 42'. Normale per un numero uno rimasto fuori così a lungo. Appuntamento dunque alle 18.00 di sabato. Il giorno in cui si conoscerà il destino dell'Inter, che è ad un passo dal conquistare il quinto trofeo del 2010. Quello che farebbe rimanere Benitez a Milano.

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