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Boniciolli verso l'addio, Markovski nel mirino

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Unasconfitta consegnerebbe l'ultimo posto in classifica generando un terremoto che aspetta solo di scatenarsi. Boniciolli è chiaramente abbandonato al proprio destino. Il coach ha le sue colpe ma è evidente come tanti altri soggetti, da Tanjevic fino ai vertici societari, debbano assumersi le proprie responsabilità. Domani per Boniciolli potrebbe essere il giorno del giudizio. Alla porta c'è la possibilità di un esonero che aprirebbe la strada alla sua successione. Da scartare, per i problemi di natura fisica, l'ipotesi interna con Tanjevic, su cui si rincorrono voci non confermate di un possibile addio, in sella accanto al vice Prodanovic. E allora se si arrivasse al divorzio (sarebbe il quinto su sei tecnici nel periodo della gestione Toti a non portare a scadenza naturale il proprio mandato) i candidati sarebbero tre: Frates, Bechi e Markovski. La critica situazione di Boniciolli toglie per il momento luci da altri assoluti responsabili. La quasi totalità dei giocatori sembra aver scaricato il coach. Due settimane fa in una situazione simile si è trovato Ettore Messina a Madrid, dopo la sconfitta con lo Charleroi. Lì i vertici del Real, società solida e composta da dirigenti competenti, sono intervenuti duramente sulla squadra rafforzando la leadership del coach e togliendo alibi agli atleti. Nella Virtus invece regna, come abitudine, un assordante e colpevole silenzio. Quello che sta accompagnando Boniciolli verso un mesto addio. Fab. Fab.

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