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Transizione Roma

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L'accessoalle Top 16 non è matematicamente acquisito ma si attende solo una certificazione. Questo cammino continentale cozza però con le grandi difficoltà che la truppa di Boniciolli ha incontrato finora in campionato e che la zavorrano nei bassifondi della classifica. Il tecnico giuliano è cosciente di come la sua avventura romana sia oggi vissuta su un sottilissimo filo anche se i vertici societari ad oggi confermano a lui ed al direttore tecnico Tanjevic la fiducia, smentendo ogni contatto diretto con Markovski. Alla coppia viene richiesto di trovare le risorse per far uscire la squadra dal tunnel. Risorse che, per ora, non arriveranno dal mercato, almeno fino a che il presidente Toti non deciderà di sbloccare la possibile operazione di rinforzo. Ed anche sul futuro di Tanjevic nella capitale si rincorrono voci diverse. La bocciatura, anche se momentanea, dell'ingaggio del nuovo giocatore, che era stato annunciato pubblicamente dal dt dopo la sconfitta di Varese, è il chiaro segnale evidente che l'identità di vedute tra proprietà e area tecnica ad oggi non è più così salda come in estate. Si attendono quindi evoluzioni giornaliere che al momento non prevedono scossoni. Con queste premesse c'è da chiedersi come potrà reagire la squadra sul campo. A Madrid non ci sarà Gigli, ginocchio gonfio anche nessuna notizia sul suo stato trapela dalla società, e tante responsabilità saranno ancora sulle spalle del bimbo Djedovic. «Giocheremo la nostra partita - dice il giovane bosniaco - per provare a vincere. Sappiamo bene che sarà davvero difficile perché il Real è una squadra molto forte. Ma crediamo nel nostro gruppo e sappiamo che una vittoria blinderebbe le Top 16. La chiave della partita siamo noi stessi, dobbiamo restare concentrati e giocare la nostra gara».

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