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Matteo De Santis La caduta è fragorosa e alza anche parecchia polvere.

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«Nonabbiamo sbagliato partita - è l'amara conclusione di Claudio Ranieri - ma è stato il Palermo ad essere superiore. Nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa, nella ripresa nulla. Noi siamo stati lenti e forse anche un po' leziosi, il Palermo è stato bravo e spietato nel ripartite. Un crollo inaspettato? Sì. Sarei preoccupato se la Roma fosse sempre così, ma per fortuna non è questa». Sul come sarà, per quanto riguarda uomini e moduli, nel futuro prossimo, Ranieri non ha in mente nessuna rivoluzione: «Per il momento non sto pensando ad una Roma diversa». Intanto, però, i risultati utili consecutivi si sono fermati a 7 e il Milan è salito a +8. «Non lo so se è possibile ripetere il miracolo dello scorso anno. Dobbiamo superare il mal di trasferta. E ci manca continuità, fossimo riusciti a fare risultato sarebbe stato un segnale importante». Il segnale è arrivato, ma di tutt'altro tipo. Se n'è accorto Julio Sergio, trovatosi nel bel mezzo della tempesta: «Abbiamo preso tre gol più o meno nello stesso modo. Sulla rete di Miccoli ero coperto da Riise ma sicuramente potevo fare di più». Mexes è duro ma fiducioso. «Stavolta non ci siamo comportati da squadra, ma non molliamo e sistemeremo tutto». Montali crede che sia meglio pensarci sopra. «Bisogna fare un'analisi serena e fredda come riflettere sulle nostre ambizioni. Il talento non basta».

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