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I tedeschi non sono qui per una gita

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Dueserate di Champions, compresi gli anticipi pomeridiani dovuti al fuso orario, oggi a Mosca e domani a Kazan, con quelli ci consoloremo perfino per i due giorni di Coppa Italia, Olimpico sicuramente «sold out» per Lazio-Albinoleffe. Per tornare alle cose serie, appuntamento fondamentale per la Roma, che sulla via del passaggio del turno dovrà saltare l'ostacolo più arduo, quello del Bayern che ne aveva crudelmente ridimensionato le ambizioni nella gara di andata. Un brutto ricordo per il popolo romanista, ma anche per Claudio Ranieri, la cui gestione all'insegna della barricata aveva suscitato dure e meritate citiche. La vittoria di Basilea ha ridato fiato alle speranze, anche perché le altre due del girone stanno facendo il possibile per elidersi a vicenda. A punteggio pieno, la formazione di Van Gaal non verrà a Roma in gita turistica, anche perché non potrà deludere le migliaia di supporters scesi qui sperando di dimenticare le amarezze del campionato, che vede la grande favorita viaggiare con quattordici lunghezze di distacco dal risorto Borussia Dortmund. Pesanti le assenze, soprattutto in attacco, anche se dovrebbe tornare Ribery, centrocampo mutilato dall'infortunio di Van Bommel, ma soprattutto dalla squalifica di Schweinsteiger. La storia insegna, tuttavia, che le squadre in difficoltà nella stagione nazionale si ripropongono alla grande, quando rango e tradizione le sostengono, nelle sfide europee. Alla Roma il livello dell'impegno impone il massimo della concentrazione, oltre all'ispirazione delle giornate migliori, la quasi miracolosa risalita nella classifica del campionato non è stata però confortata da un'altrettanto convincente crescita sul piano del gioco. Stasera Ranieri può ripresentare i due più validi interpreti di quel centrocampo di recente obbligato all'improvvisazione, al solito le scelte più delicate riguardano la fase offensiva. Accanto a Vucinic, risparmiato sabato scorso, uno tra Borriello e Totti, del resto meglio l'abbondanza del ricorso obbligato a seconde linee raramente affidabili. Alle spalle del duo che sarà designato, quel geniale Menez che ora trova perfino la porta.

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