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Roma rimontona

Menez, attaccante della Roma

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E sette! Si allunga la striscia positiva di una Roma tornata in corsa per il vertice di questo campionato anomalo che, tranne il miniallungo del Milan, deve trovare ancora una protagonista assoluta. Vista dopo gli anticipi di ieri la Roma disastrosa di avvio stagione sembra lontana anni luce (17 punti fatti nelle ultime sette partite di campionato) e la classifica giallorossa torna a far sorridere Ranieri che si ritrova terzo, in piena zona Champions scavalcando Napoli, Juve e Inter impegnate oggi. Il tecnico testaccino fa di necessità virtù, costretto a improvvisare un centrocampo inedito, mette insieme una Roma che esce a testa alta dallo scontro all'Olimpico con l'ottima Udinese di Guidolin: squadra ben messa in campo che gioca di prima e si chiude dietro velocemente. In mezzo alle due contendenti l'arbitro Orsato e i suoi collaboratori che sbagliano praticamente tutto (da una parte e dall'altra, ma stavolta la Roma è quella che si può lamentare meno), dimostrando come alla mediocrità di questo campionato faccia da contraltare una classe arbitrale di certo non migliore. Ranieri deve rinunciare a De Rossi, Perrotta, Taddei ed è costretto a mettere in panchina un Pizarro ancora non a posto. Nel centro del campo va a sorpresa Brighi con Simplicio messo esterno e l'intoccabile Greco dall'altra parte: la Roma così fatica, perché l'Udinese lì in mezzo ha più roba e non ci mette molto a prendere il sopravvento. I primi venti minuti sono infatti tutti friulani (traversa al 5' di Domizzi e doppio miracolo di Julio Sergio su Di Natale e Floro Flores), così alla Roma serve una giocata da fenomeno per scardinare il marchingegno di Guidolin. Ci pensa Menez, migliore della Roma a paletti, al 24': il francese fa tutto da solo. Simplicio deve solo innescare l'azione poi il talento di Menez fa il resto: doppio dribbling su Benatia e Coda e destro a girare che inchioda Handanovic. Fa 1-0 e Olimpico in delirio per il fantastico gol del francese (secondo stagionale, probabilmente il più bello da quando veste questa maglia) che continua a crescere gara dopo gara. Prima dell'intervallo Totti avrebbe anche l'occasione per chiudere il discorso, ma il suo cucchiaio (altra gran palla di Menez) finisce nelle mani di Handanovic. La Roma torna in campo con la voglia di chiuderla e Menez stavolta sbaglia l'ultimo passaggio peccando di egosimo dopo cinque minuti di gioco: la sua conclusione è alta, ma c'era Totti a due passi solo soletto. Poi l'ennesimo episodio dubbio della serata (dopo almeno un paio di fuorigioco fischiati al contrario): Juan rovina su Floro Flores in area ma per Orsato è tutto regolare. Strafalcione sul quale nel dopo gara Guidolin, giustamente, punterà il dito pur ammettendo la superiorità di questa Roma. Ma la serata ha già preso la sua piega ed esattamente un minuto dopo Borriello chiude la partita. Il bomber giallorosso al suo ottavo gol stagionale, aveva faticato a trovare il suo posto in campo, ma quando Menez gli dà palla in area è tutta roba sua. Protegge il pallone forse come nessun altro e fa un gol da attaccante vero: complice anche un Handanovic non perfetto. Due a zero. Da qui in avanti Ranieri pensa a portar via i tre punti, concede la standing ovation a Menez sostituito con Baptista e regala venti minuti ad Adriano accolto dal boato dell'Olimpico.   Il brasiliano deve ancora lavorare molto, l'eccedenza è evidente, ma almeno dimostra di avere la voglia di provarci: c'è tempo per dire se sarà stata veramente una scommessa vinta. Prima dei tre fischi Orsato piazza la doppia perla finale. Rosso diretto per Burdisso che risponde con una triplice spinta allo strattonamento in area di Domizzi, poi annulla ai friulani un gol che forse avrebbe anche potuto dare: era il 47' e l'Udinese, per quanto fatto vedere all'Olimpico, lo avrebbe meritato.

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