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Azzurro sbiadito

Andrea Ranocchia e Ciprian Marica

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Dalla più inutile delle partite, il consuntivo è uno stiracchiato pareggio con la Romania e i puntuali effetti sul campionato, Roma e Inter in allarme per gli infortuni a De Rossi e Chivu. A lungo inguardabile, la nuova Italia disegnata con una matita spuntata: avrebbe meritato di perdere, l'ha salvata un autogol di Marica nella ripresa quando, mandati a nanna i bambini, sono entrati i fratelli maggiori, da Pirlo a De Rossi, a Quagliarella, a Gilardino, a Pazzini. Senza produrre sfracelli, ma almeno rendendo meno imbarazzante il gap nei confronti di avversari più vivi, nettamente superiori sul piano dinamico, meno propensi a snobbare l'evento agonistico, al quale i nostri baldi alfieri non sembravano minimamemte interessati. Che non servisse a nulla, questa esibizione ulteriormente avvilita da pioggia e spazi deserti, lo sapevano tutti, meno i geni che l'avevano promossa, definendola perfino illuminante per il futuro. Ai tanti motivi di onesto rossore imposti dalla serata, si aggiunge, pesante, quello indotto dalla schiera di nazisti imbecilli saliti dall'Italia, per offrire appoggio e solidarietà ai romeni che avano indirizzato cori razzisti a Balotelli, come dire che lo squallore ideologico non ha confini geografici. Come sempre accade, in queste sfide senza punti in palio, è il primo tempo a suggerire spunti concreti, prima della stucchevole girandola di sostituzioni in corso d'opera. E dunque è la sperimentale in campo dall'avvio che merita attento esame, il risultato è crudele bocciatura con tanto di orecchie d'asino, che per una volta Cesare Prandelli deve condividere con i suoi sconcertanti interpreti. Si può salvare l'attività di Santon, il disperato correre a vuoto di Rossi, un paio di spunti di Balotelli. Ma il resto è stato decisamente avvilente, difficile assolvere le scelte iniziali del tecnico, che Diamanti vagasse come un terrestre sbarcato su un pianeta sconosciuto era prevedibile. In discussione, però, anche il modestissimo livello di impegno, a testimoniare quanto di questa vicenda, in realtà, non fregasse niente a nessuno, l'atteggiamento molle di giocatori di qualità come Aquilani e Mauri non trova altre giustificazioni. Solida e compatta, la Romania ha surclassato gli Azzurri, pur avendo perso prestissimo capitan Chivu per un guaio muscolare, la maledizione dell'Inter non si placa. Per l'Italia un destro di Balotelli in chiusura di tempo, tante le occasioni per i romeni su una delle quali, al 35', la difesa è andata in bambola totale, Marica ha intuito il tocco centrale di Rat e ha fulminato Viviano, già generoso il minimo svantaggio all'intervallo. Dieci minuti di illusioni con i tanti cambi, poi si è tornati alla desolazione.

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