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Roma da vertice

Totti esulta dopo il gol

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Tanta Roma, Juve a sprazzi e alla fine Ranieri e Delneri si spartiscono la posta. Il risultato ci può stare e la qualità della gara legittima le reciproche ambizioni da vertice, ma i giallorossi ai punti meriterebbero la vittoria: dominano la partita per lunghi tratti e recriminano per un rigore negato da un insufficiente Rizzoli. D'altronde non sarebbe Juve-Roma senza un torto arbitrale. A parte il pareggio che allunga comunque a cinque partite la serie utile, la squadra di Ranieri torna a casa con tante certezze in più. Il rombo ha trasformato la squadra, la condizione fisica è finalmente accettabile e Totti ha ritrovato il gol dopo oltre sei mesi, dando ragione al tecnico che lo ha preferito a Borriello. Ranieri ha puntato sull'anima romana, rinnovando la fiducia a Greco e inserendo Rosi nella ripresa per andare ad attaccare la Juve sul suo lato debole. Dall'altra parte Delneri ha rischiato il diciottenne Sorensen dall'inizio e consegnato le chiavi a un magistrale Aquilani. Quanti rimpianti per la Roma nel vederlo giocare con quella maglia. La partita inizia con due falli duri: Menez e Melo scalciano Grosso e Totti, ammonito solo il romanista e Ranieri si infuria. Parte bene la Juve che è subito pericolosa con Quagliarella e Iaquinta, sul secondo tentativo ci mette una pezza Julio Sergio. Da quel momento la Roma prende in mano la partita per venti minuti buoni. Impressionante il dominio territoriale dei giallorossi che sfiorano il gol con Menez - ma Storari fa il suo dovere - e continuano ad attaccare. Manca la cattiveria negli ultimi metri e la Juve in qualche modo torna a uscire dal guscio. Un'occasione fallita dal tandem Iaquinta-Quagliarella dà coraggio ai bianconeri. Sale in cattedra Aquilani: in ogni azione di qualità della Juve c'è il suo piede, come quando al 35' irride Greco con un tunnel e pesca Iaquinta in area che fa secco Julio Sergio. Bianconeri avanti senza meritarlo, la Roma trova la reazione e deve andarsi a guadagnare due rigori sacrosanti per vedersene assegnato uno. Rizzoli sorvolo sul contatto Chiellini-Mexes, poi, a primo tempo scaduto, indica il dischetto quando una punzione di Totti viene respinta in area con la mano da Pepe. Il capitano, contro tutto e tutti, spiazza Storari e va a zittire la curva juventina. La ripresa inizia con due terzini nuovi: nella Juve c'è Traore per Grosso, Ranieri mette dentro Rosi al posto di Cassetti. Sono così quattro i romani in campo contro i due schierati da Delneri che subito dopo chiama in causa Del Piero tirando fuori Iaquinta. Il duello a distanza tra i numeri 10 dura fino al 71' quando Totti viene sostituito da Borriello. Brighi dà il cambio a Greco, resta in campo uno spento Vucinic ma la Roma continua a crederci e non si accontenta del pareggio. La Juve si sveglia nel finale, quando entra anche Amauri, e Mexes, Burdisso e Julio Sergio devono sventare tre minacce. Finisce con le scintille Borriello-Chiellini e una sceneggiata del difensore juventino. Il momento peggiore di una partita che fa bene al campionato.

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