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Esame superato

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Claudio Ranieri, l'allenatore della Roma

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Un esame superato. Ma non a pieni voti. Claudio Ranieri si traveste da professore universitario per giudicare il pareggio di Torino. «Non la considero un'occasione persa. L'esame è superato ma alla mia Roma - dice il tecnico - do 24 trentesimi, non di più. La prestazione c'è stata, nel primo tempo abbiamo messo in grande difficoltà la Juventus e non l'abbiamo colpita: dovevamo essere più cinici. Loro hanno segnato alla prima occasione e si sono gasati. La ripresa è stata più equilibrata e alla fine va bene anche il pareggio». Non benissimo, perché la vittoria avrebbe lanciato in orbita i giallorossi aspettando il derby milanese di oggi. Il tema «caldo» in casa romanista è la conferma di Totti a discapito di Borriello. Il gol del capitano giustifica Ranieri che spiega così la sua scelta: «Ho tre attaccanti in condizione e li sto ruotando come ho fatto con i tre centrali difensivi. Stavolta era il turno di Borriello. Quando è entrato Marco, i giocatori di qualità come Menez e Vucinic erano stanchi e non lo hanno servito come fanno di solito. Abbiamo una grande rosa e mi servono tutti: la stagione è lunga. Aspetto anche Pizarro e Adriano che sta meglio e ha perso peso: in settimana faremo un'amichevole per testarlo». Vietato lamentarsi, quindi.   «Se i giocatori capiscono che devono pensare al bene della Roma e non al singolo faremo una grande stagione. Altrimenti non andiamo da nessuna parte. Vucinic ha deluso? Delneri è bravo a chiedere ai suoi di coprire gli spazi, mentre Mirko ha bisogno di campo largo davanti». De Rossi, invece, ha convinto eccome. L'impressione è che senza Pizarro si sia ritrovato nel suo ruolo naturale. E adesso che torna il cileno? «Daniele l'anno scorso è stato penalizzato perché non giocava nel suo ruolo ma ha fatto tanti gol, i ragazzi devono entrare nell'ottica che la cosa più importante è la Roma». Ranieri, al contrario di Delneri, non si lamenta di Rizzoli, «a parte - spiega - la mancata ammonizione di Melo per il fallo su Totti: se ha ammonito Menez doveva tirare fuori un altro cartellino giallo. Il rigore su Mexes? Non l'ho visto e non voglio parlarne». Così come preferisce glissare sul suo passato juventino. «Blanc? Preferisco parlare di calcio. Noi dobbiamo ancora lavorare e tanto: l'Udinese sarà il nostro prossimo esame. Abbiamo fatto una serie di risultati impressionanti l'anno scorso, in questa stagione dovevamo decidere solo quando dimenticare il passato. Bisogna avere sempre fame». Concetto ripreso da Giampaolo Montali, altro ex juventino. «Il campionato - dice il dirigente giallorosso - lo vincerà chi avrà più fame fino alla fine».

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