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Giani predica pazienza

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Perun set e mezzo abbiamo regalato tanto, commettendo troppi errori». Una situazione dovuta allo scarso amalgama tra i giocatori. «In queste prime partite, tutte le squadre, fatta eccezione per quelle più rodate come Cuneo, Trento e Macerata, faticano». E Roma, come ribadisce Giani, è un cantiere aperto. «Ancora non c'è consapevolezza dei nostri mezzi. Gli automatismi sono in fase di rodaggio. Se tra un mese fossimo in questa situazione ci sarebbe da preoccuparsi. Ma non ora». Tranquillità e ottimismo anche nei momenti più delicati: «Anche sotto due a zero, sapevo che bastava sistemare un paio di cose per rientrare in partita». Tra i più «indietro», il palleggiatore Uriarte, rimasto in campo per i primi due set. «Ho aspettato a cambiare Nicolas perché ha bisogno di giocare e migliorare l'intesa con gli schiacciatori». Una nota positiva è venuta dall'altro inserimento in corsa, l'opposto slovacco Bencz. «Sono contento per Milan che è un ragazzo di talento, che si sta allenando con grande intensità». Pao. Ave.

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