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Brocchi: ora rialziamoci

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«Vogliochiedere pubblicamente scusa a Ranieri per le parole che ho usato nei suoi confronti», afferma Brocchi, visibilmente amareggiato per l'andamento della sfida, ma onesto nel riconoscere il suo errore commesso nella foga della battaglia sportiva. L'episodio si riferisce a un piccolo parapiglia avvenuto a ridosso delle panchine tra il centrocampista biancoceleste e il tecnico romanista in occasione del raddoppio giallorosso; Dias tocca con un braccio Julio Baptista che finisce a terra: l'arbitro indica il dischetto dopo aver negato un paio di rigori ai biancocelesti. A quel punto c'è una parola di troppo da parte del giocatore laziale rivolta verso Ranieri, con la replica veemente dell'allenatore testaccino. Poi l'intervento del team manager laziale Maurizio Manzini a risolvere la situazione. Tutto cancellato, tranne il risultato che lascia molto amaro in bocca. «So che rischio il deferimento - continua Brocchi - ma è bene dirlo una volta per tutte: sono due anni che veniamo puntualmente penalizzati dagli arbitraggi. Non voglio giustificare la sconfitta odierna con il rigore non concesso a Mauri per il fallo di Riise, di certo non abbiamo perso soltanto per questo motivo, ma non si può fare ciò che ha fatto Morganti. È stato un arbitraggio a senso unico, non ha avuto uniformità di giudizio su episodi che erano identici, avvenuti in aree di rigore differenti. Così non va bene, ed è giusto dirlo: non si può essese sempre buoni e bravi e sottacere i torti che si subiscono». Brocchi è livido. Alle sue spalle passa un raggiante Riise che conferma con un gesto eloquente agli inviati di Sky l'episodio incriminato: «Rigore? Ehhhh...!». Il sorriso del norvegese dice tutto, lo sguardo di Brocchi anche. «Adesso dobbiamo ripartire immediatamente - afferma il mediano laziale - abbiamo l'opportunità di riscattarci già da mercoledì prossimo, per fortuna si rigioca subito. A Cesena dovremo essere bravi a rialzare la testa lasciandoci alle spalle questa sconfitta immeritata».

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