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L'Inter rallenta

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DanielePalizzotto La Sampdoria si conferma bestia nera dell'Inter, blocca sull'1-1 i nerazzurri e spedisce la Lazio a +4 sui campioni d'Italia. La squadra di Benitez gioca una discreta partita, ma non riesce a trasformare la supremazia territoriale in gol, tratto comune di questa prima parte di campionato. A salvare l'Inter dalla sconfitta interna, che in serie A manca dal marzo 2008, è ancora una volta Eto'o, al quindicesimo centro stagionale, che pareggia il vantaggio di Guberti. Alle prese con i soliti problemi d'infermeria, dove da qualche giorno è finito anche Stankovic, Benitez ringrazia le prodigiose doti di recupero di Cambiasso e ricompone la diga argentina di centrocampo con l'eterno Javier Zanetti. Per non rischiare ulteriori sgradite sorprese, il tecnico spagnolo tiene il lungodegente Pandev in panchina e conferma sulle ali la coppia Biabiany-Coutinho, con Sneijder a supporto di Eto'o. Reduce dalla figuraccia europea di Kharkiv, Di Carlo blinda il centrocampo con gli esperti Palombo e Tissone e rilancia la coppia titolare Cassano-Pazzini. Nei primi 10' l'organizzato 4-4-2 della Samp, elogiato da Benitez alla vigilia, sembra poter creare qualche difficoltà all'Inter. I nerazzurri hanno il merito di partire all'attacco e pressare alto nel tentativo di chiudere gli avversari nella propria metà campo. I tentativi di Sneijder e Lucio non spaventano la Samp, che ci prova in contropiede con le imprecise conclusioni di Cassano, Guberti e Tissone. Passato il 10', però, l'Inter prende decisamente in mano il gioco. L'unica, non trascurabile, colpa dei nerazzurri è quella di arrivare poco alla conclusione. L'incontrastata supremazia territoriale si traduce in un'imperiosa azione personale di Lucio e in una pericolosa serpentina dello scatenato Coutinho: Curci, però, è sempre attento. E così, paradossalmente, le occasioni più grandi del primo tempo sono della Samp, sempre in contropiede. Al 32' l'ispirato Cassano semina il panico e favorisce la girata volante di Pazzini: Julio Cesar è bravo e fortunato a bloccare. Dieci minuti più tardi Koman, fino a quel momento assente ingiustificato, sorprende Chivu e arriva sul fondo, ma sul cross Zanetti compie un miracoloso recupero. Al ritorno in campo Di Carlo non effettua cambi, ma l'atteggiamento della Samp è diverso. L'Inter continua a far gioco e sfiora il vantaggio con Maicon, il cui tiro è respinto sulla linea da Zauri, ma i blucerchiati danno l'impressione di poter essere pericolosi in contropiede. E infatti al 17' arriva il vantaggio doriano: con mestiere e forse un fallo non rilevato da Orsato, Cassano ruba palla a Chivu e serve Guberti, che batte al volo Julio Cesar. La reazione dell'Inter è veemente ma disordinata. L'incontenibile Coutinho prosegue la sua battaglia personale con Curci, imbattibile fino all'infortunio che lo costringe a lasciare il campo al 33'. Sarà un caso ma, appena entrato, Da Costa subisce il pareggio dell'extraterrestre Eto'o. Per fortuna del secondo portiere sampdoriano mancano solo dieci minuti: l'Inter ci prova, il fortino doriano resiste e porta a casa un punto importante.

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