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C'è ancora tempo per rimediare

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Tuttiinsieme, o quasi visti gli orari e le date, appassionatamente, per dimenticare la settimana da incubo che ha fatto precipitare le azioni italiane in Europa. Serenità e comprensibile buonumore per la Lazio, la difesa del suo primato solitario appare sostanzialmente meno disagevole rispetto ai tentativi di aggancio delle immediate inseguitrici. Fattore campo per la capolista, il Cagliari ostacolo di media levatura, mentre l'Inter attenderà in serata, al Meazza, la Sampdoria che punterà sui colpi di genio di Cassano. Ancora più lunga attesa per il Milan, domani scenderà al San Paolo di Napoli, intento comune quello di riscattare le mediocri parentesi di metà settimana. Sarà il primo appuntamento domenicale, orario tra breakfast e lunch, a dare risposte magari non a tutti, ma a qualcuno degli interrogativi proposti per la Roma da una settimana agitata, tra confronti e spifferi di complotti ai danni di Ranieri, al quale per ora non esistono alternative praticabili. Non arriva nel momento migliore il viaggio a Parma, confortato esclusivamente da una tradizione molto benevola. Come la Roma, la squadra emiliana è una delle sorprese in negativo della stagione, dopo che il mercato estivo e l'arrivo di Pasquale Marino avevano suscitato legittime attese, vanificate per ora più da segni astrali avversi che da reali demeriti. Dunque due squadre che partono da una posizione di classifica innaturale, unanime la volontà di tornare al più presto al rango di competenza. Perduto anche Perrotta, Ranieri si affida a Vucinic alto a sinistra, ma deve soprattutto augurarsi di ritrovare lo spirito e soprattutto il tono atletico che avevano propiziato il miracolo della passata stagione, anche se la fase di preparazione non è stata certamente gestita al meglio. Un risultato positivo, ma anche qualche reale segnale di riscossa consentirebbero un esame più sereno dell'emergenza in atto. Si può ancora rimediare.

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