Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Fiducia a termine

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

LaRoma va avanti con Claudio Ranieri nonostante una crisi che sembra irreversibile. L'allenatore non pensa minimamente a dimettersi - lo ha ribadito martedì sera davanti ai microfoni - la società in questo momento non pensa all'esonero. È chiaro, però, che se nelle prossime partite non si inverte la rotta, verrà presa in considerazione qualsiasi soluzione. Anche la più drastica. La fiducia nel tecnico, come detto, è a termine: la dimostrazione è quel rinnovo di contratto che sembrava una formalità e invece resta chiuso in un cassetto. Ranieri non molla ma è sempre più solo. Nel giorno del suo 59° compleanno si è ritrovato a vivere la giornata più difficile da quando allena la Roma. Già la nottata era stata devastante. «Se volete mandarmi via, ditemelo» aveva tuonato l'allenatore negli spogliatoi dopo la sconfitta con il Basilea. Un atto di accusa verso una squadra che evidentemente non lo segue più come lo scorso anno. Ranieri ha preso piena coscienza della situazione dopo il durissimo confronto di ieri a Trigoria. C'è tanto malumore dietro i numeri disastrosi della Roma: sei sconfitte in undici partite, ventuno gol incassati, nessuna rimonta realizzata. La squadra è a pezzi fisicamente e con la testa non c'è più. Le gambe non reggono mai per novanta minuti, la prima difficoltà diventa un muro insormontabile. Tutto il contrario della grinta mostrata lo scorso anno, vera arma nella rimonta incredibile sull'Inter fino a sfiorare lo scudetto. Quella Roma è sparita. La difesa fa acqua, quando manca Juan diventa un lago, Mexes continua la sua perenne flessione, anche Burdisso, pagato a peso d'oro in estate, si è fatto risucchiare nel vortice. E Riise dall'incidente in Norvegia non è più lo stesso. In attacco segna soltanto Borriello. Totti è in crescita costante, ma il gol è diventato una maledizione, Vucinic e Menez sono scomparsi nel nulla. Come Adriano e De Rossi: gli infortuni sono un altro enorme punto interrogativo di questo inizio di stagione. Si fermano in troppi, specialmente quando c'è di mezzo la nazionale, e i tempi di recupero sono lunghi e misteriosi. Per esempio, Simplicio che fine ha fatto? Così mancano i ricambi e giocare ogni tre giorni diventa un impegno insostenibile. Il quadro è nero, nerissimo. Ranieri continua a metterci del suo con scelte spesso discutibili. I tifosi si dividono a metà come dimostra il sondaggio lanciato ieri sul sito internet de Il Tempo.: una parte invoca un cambio in panchina, l'altra si fida ancora dell'allenatore, Ranieri non molla. Le prossime partite saranno comunque decisive. Domenica si va a Parma, sabato 30 arriva il Lecce, poi in quattro giorni la trasferta di Basilea, decisiva per il cammino in Champions, e il derby contro la Lazio. Quattro gare della verità. Per la Roma e per Ranieri.

Dai blog