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Il Milan nella tana di Mourinho

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Epoi, Mourinho contro Ibrahimovic, Robinho a caccia di riscatto, Ronaldinho e la nazionale ritrovata, Kakà attore non protagonista. Tutto questo è Real Madrid-Milan, la partita delle stelle. Questa sera, al Santiago Bernabeu, i rossoneri sperano di ripetere la prestazione della passata stagione quando, in extremis, riuscirono ad espugnare il tempio del calcio. Prima, Adriano Galliani cercherà di giocare la sua partita personale con Florentino Perez per riportare Kakà a Milanello. Mourinho parla da padrone di casa, e non lascia speranze al braccio destro di Berlusconi. «Resterà con noi, sarà il miglior acquisto di gennaio». Allegri incassa, anche perché ha altro a cui pensare. L'unico dubbio di formazione riguarda Thiago Silva. La distorsione alla caviglia rimediata contro il Chievo lascia col fiato sospeso il tecnico rossonero che pensa a Bonera quale eventuale sostituto del difensore brasiliano. L'allenatore milanista confermerà il solito schieramento, con Ibrahimovic punta centrale supportato da Pato e Ronaldinho, rigenerato dalla prossima convocazione della nazionale annunciata da Mano Menezes. «Scendere in campo per difendersi a oltranza sarebbe un suicidio tattico non cambio schieramento perché ho davanti a me il Real Madrid». Dall'altra parte Mourinho alza la guardia. «Spero non giochi Inzaghi - ha affermato il portoghese - Ibrahimovic è un attaccante che fa la differenza, con lui il Milan è una squadra diversa».

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