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Krasic rialza la Juve

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Quattro gol fatti. Ma anche due subiti. La Juve è più o meno sempre la solita: tanti gol segnati, ma anche presi. Questa volta però il bicchiere è mezzo pieno. Addirittura pienissimo per Krasic, autore di una tripletta cui si è aggiunto un gol di Bonucci (o autogol di un difensore non meglio identificato). Del Neri presenta Rinaudo a destra per dare solidità alla propria difesa, poi lancia Aquilani per la prima volta dall'inizio e in attacco si affida ai due lungagnoni Amauri (che si infortuna nel finale uscendo in barella) e Iaquinta. Nella settimana che porterà a Inter-Juve, passando per la trasferta di Manchester in Europa League, è normale ci sia qualche avvicendamento. Comincia con il piglio giusto, la Signora, molto attenta a tenere le posizioni in fase difensiva. Un quarto d'ora basta per il primo gol: su azione da fermo la palla rimbalza fuori area, Krasic la colpisce al volo di destro e va a festeggiare il suo primo successo personale sotto la curva Sud. La partita potrebbe mettersi subito in discesa, invece le amnesie tornano puntuali: Lazzari fa il diavolo a quattro sulla sinistra, Matri si trova tutto solo in mezzo all'area e batte un imbambolato Storari per l'1-1. Al ventesimo, insomma, è tutto da rifare. Aquilani prova un paio di conclusioni da fuori area, mancandole di poco: buona partita, tutto sommato. Ma ci vuole ancora il serbo per restituire il buon umore al popolo bianconero: Pepe butta in mezzo un pallone da sinistra, lui si accartoccia appena davanti ad Agazzi e la butta dentro. Gli ospiti protestano per un'irregolarità di Pepe su Perico, ma Brighi non vuole sentire ragioni. Juve di nuovo in vantaggio, allora, e Juve che potrebbe trovare il terzo gol se Agazzi non compisse un miracolo su Iaquinta. Il gol che chiude la partita arriva in mischia dopo una manciata di minuti della ripresa: corner di Pepe e palla in rete forse dopo un tocco di Bonucci o di un difensore cagliaritano. Quando poi Matri sbaglia il possibile 2-3, la Juve tira un sospiro di sollievo e si gode la terza magia di Krasic: slalom in mezzo alla difesa dopo azione d'angolo e saluti sotto la curva Nord togliendosi la maglietta. Un nuovo eroe è nato: la Juve non ancora, come testimonia il secondo gol personale di Matri.

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