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La rinascita di Supermirko

Roma-Inter, il gol di Vucinic

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S'è svegliato dal letargo. A modo suo. Con un gol decisivo e bellissimo. Ormai lo abbiamo capito: Mirko Vucinic è fatto così, capace di trasformarsi in un attimo da brocco a fenomeno. Prendere o lasciare, perché provare a cambiarlo è un esercizio inutile. Ranieri se lo prende. E se lo tiene stretto. Il tuffo di sabato notte può aver cambiato la stagione della Roma. Prima vittoria, due punti in più e una prospettiva ribaltata. Per la squadra e per Vucinic che aveva vissuto le ultime settimane in infermeria e con il morale sotto terra. L'acquisto di Borriello lo ha fatto sentire trascurato, poi sono arrivate le critiche per le prime prestazioni deludenti e il conseguente nervosismo. Il gol all'Inter e quell'esultanza rabbiosa sotto la Sud sono serviti a scaricare tutta la rabbia. Già ieri mattina Mirko era un altro: sorridente e scatenato pure nella partitella a Trigoria. Una metamorfosi. Ranieri non si stupisce perché ci è già passato l'anno scorso. Dopo aver aspettato invano il montenegrino per quasi un girone intero, ha raccolto i frutti nella seconda parte del campionato. Vucinic ha segnato quattordici gol che uniti al sigillo contro l'Inter dell'altroieri si sono trasformati in ventuno punti in classifica. Quando Ranieri si lamentava per le assenze faceva riferimento soprattutto a lui, l'uomo capace di spezzare gli equilibri. Da centravanti, seconda punta o esterno sinistro. Adesso sarà difficile tenerlo fuori. A cominciare da domani sera contro il Cluj. In tre giorni si può tornare a pensare positivo. Con un Vucinic così tutto è possibile. Specialmente di notte. La Champions è una specialità del numero 9: Manchester, Chelsea, Real Madrid, su tutte le vittorie recenti dei giallorossi in Europa c'è la sua firma. Domani tocca di nuovo a lui, una nuova certezza che fa da contraltare al problema-Totti e il «problemino» Adriano. Ranieri potrebbe tornare al 4-2-3-1, spostando proprio Vucinic a sinistra, con Menez dalla parte opposta e Perrotta dietro al centravanti. Chi? Uno tra Totti e Borriello, scelta delicata e molto più psicologica che tecnica. Da quando è arrivato l'attaccante napoletano le ha giocate tutte: non farebbe un dramma per un'esclusione. E Ranieri sta pensando proprio a questo. Tra una settimana c'è il Napoli e un minimo di turnover sarà obbligato. Perrotta domenica non ci sarà per squalifica e per l'occasione potrebbe essere recuperato Taddei che marcherà visita anche con il Cluj. Pizarro ha accusato un fastidio muscolare durante il match con l'Inter, ieri non si allenato e oggi si farà il punto della situazione. Brighi è in pre-allarme. Nel reparto arretrato al massimo cambierà una pedina: Mexes, squalificato in campionato ancora per due giornate, potrebbe dare il cambio a Juan. Ma è tutto da vedere. Perché difesa imbattuta non si cambia.

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