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Confermo: la Roma c'è

L'allenatore della Roma Claudio Ranieri

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È anche la sua vittoria. Quella di un tecnico che ha scommesso il tutto per tutto alla disperata rincorsa di un successo che serviva davvero a questa Roma. Ecco, il discorso è proprio questo: Ranieri ha avuto il coraggio di mettere la Roma davanti agli interessi personali, anche quelli del «suo» capitano, l'uomo per il quale ha un amore smodato che però aveva già sacrificato in quel derby che lo portò poi dalla sua parte. Alla fine raccoglie il giusto plauso. «È stata la vittoria dell'abnegazione e devo ringraziare i ragazzi per quello che hanno fatto. Avevo già ritrovato la Roma a Brescia nonostante la sconfitta. Ma in questo gioco l'importante è il risultato, perché poi è quello fa la differenza. Sono soddisfatto, la Roma c'è e stasera è stata per me solo una conferma». Ma a rovinare la festa giallorossa c'è un caso-Totti che creerà qualche scossone a Trigoria. Ranieri spiega il cambio del «suo» capitano. «Francesco aveva lottato come un leone e per noi è un punto di riferimento. Non l'ho cambiato perché stava giocando male, ma perché a un certo punto un tecnico deve azzardare. Ho pensato che la velocità di Vucinic potesse mettere in difficoltà l'Inter, Lucio era non al top e ho provato a portar via la partita. È andata bene, ma è normale che lui non l'abbia presa bene. Domani (oggi, ndr) quando saremo tutti più sereni a mente fredda ne parleremo. Francesco è un ragazzo intelligente, capisco la sua amarezza ma questi tre punti così importanti lo faranno essere un po' meno amareggiato». Ranieri è soddisfatto anche perché ha ritrovato solidità in difesa. «È importante aver ritrovato non solo Riise, ma anche Burdisso. Ma soprattutto abbiamo ritrovato l'equilibrio e la determinaiozne che ci aveva fatto fare un campionato meraviglioso lo scorso anno». Spiega lo strano episodio di Adriano in panchina: il brasiliano prima si è cambiato poi Ranieri lo ha rifatto vestire e ha messo dentro Baptista. «Ha fatto una smorfia che non mi è piaciuta e ho deciso di far entrare Baptista». Ma la testa è già alla Champions. «Si quella con il Cluj è una partita importante e non la possiamo sbagliare».

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