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I prossimi avversari

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Ilproblema è che il tecnico del Milan non ha ancora trovato la chimica giusta per far girare al meglio la sua squadra, mentre i suoi avversari hanno capito già come metterla in difficoltà. Infoltire il centrocampo, coprirsi bene in difesa e ripartire veloce in contropiede: tanto è bastato a Ficcadenti e Giampaolo per fermare Pirlo e compagni. Poi può capitare che Ronaldinho e Ibra si inventino un colpo di genio per sbloccare la partita; oppure può darsi che la luce non si accenda mai ed ecco arrivare sconfitte e pareggi. Buon per Allegri che l'arrivo meno eclatante dell'estate si stia rivelando invece quasi fondamentale: Kevin Prince Boateng si è subito conquistato stima di compagni e tifosi con piedi buoni e tanto fiato. Ma la condizione di troppi giocatori a centrocampo penalizza e rende un lusso un modulo con tre punte che non tornano mai: Flamini e Ambrosini sono già infortunati, Pirlo e Seedorf non sono due incontristi e il solo Boateng non può correre per tutti. Ecco così che quando un Ricchiuti o un Giaccherini prendono palla e ripartono in velocità, si ritrovano metri davanti senza nessuno che li fermi. Dovrà lavorare molto su questo Allegri, che infatti continua a usare parole come sacrificio e velocità. Il tecnico non ha però molto tempo, visto che il calendario non ha soste: Lazio, Genoa e Ajax sono le avversarie da affrontare nei prossimi dieci giorni ancora senza Pato e Ambrosini, mentre Robinho e Flamini dovrebbero presto tornare disponibili.

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