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Due turni appena, la grande Europa alle porte, ma già il campionato reclama le luci della ribalta.

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Sipuò esultare, si può avvilirsi, si può soprattutto recriminare, di sicuro nessuno si annoia, ai margini dello stadio o nella immensa platea televisiva. Un sobborgo di Verona a presidiare la vetta della classifica, in attesa del tentativo di aggancio del Bari, soltanto frenato al San Paolo dal Napoli, finale da brividi, sgradevole atteggiamento casalingo di De Marco. Tornano antichi temi, il pesante condizionamento imposto da arbitraggi inadeguati, e nessuno stavolta può prendersela con Pierluigi Collina. Sull'Olimpico torinese ha preso ad aleggiare sinistra, almeno dal punto di vista degli onesti, l'ombra della Triade. Un plauso sincero a Mimmo Di Carlo, che ha preferito esaltare la prova dei suoi piuttosto che sottolineare i torti ricevuti, ma insomma l'osservatore neutrale stenta a digerire la concessione di due gol in chiaro fuorigioco, quelli che hanno evitato alla Juve la seconda sconfitta. segue a pagina 19

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