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Lazio, Reja sposa il rombo

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Edi Reja

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La rivoluzione è compiuta: si torna al rombo, il fortunato modulo che portò tre stagioni fa la Lazio in Champions League con Delio Rossi in panchina. Cambiano gli interpreti, ma Reja ha deciso provando ieri pomeriggio a Formello il 4-3-1-2 nell'amichevole contro gli allievi biancocelestei. Niente difesa a tre, la Lazio si schiererà domenica prossima con il reparto arretrato tradizionale costituito da Lichtsteiner a destra, Biava e Dias in mezzo e Radu sulla sinistra. Una svolta epocale per il tecnico foriziano da sempre affezionato all'altro schema ma ormai la sceltà è stata fatta e se non ci saranno sfracelli contro il Bologna (gli scongiuri sono di rito) si adnrà avanti così. L'obiettivo è privilegiare la qualità dei centrocampisti che sono in organico. E così Brocchi e Mauri che erano rimasti in panchina contro la Samp ritroveranno il loro posto accanto a Ledesma con Matuzalem che un po' per necessità (condizioni fisiche non ottimali), un po' per scelta sarà sacrificato inizialmente nelle prossima partita. Le indicazioni che arrivano dal quartier generale biancoceleste sono forti e chiare così come le prove a cui sono stati sottoposti i difensori laziali per tutta la settimana. Il secondo di Reja, Giovanni Lopez ha lavorato molto con Biava e Dias, da sempre abituati al modulo a tre, mentre Radu avrà il compito di scivolare a sinistra fino al recupero dello spagnolo Garrido. Solo il campo stabilirà se la squadra avrà metabolizzato il nuovo dispositivo tattico. In attacco ci sarà spazio anche Tommaso Rocchi vista l'indisponibilità di Floccari alle prese con una contrattura. Il capitano sarà la punta centrale e dovrà sfruttare le invenzioni di Hernanes. L'altro attaccante sarà Zarate chiamato a smentire insieme al compagno di reparto il fatto che non siano una coppia affiatata quando gioca insieme con il goleador più prolifico della squadra biancoceleste. A meno di clamorosi ripensamenti, Reja ha deciso di riproporre l'assetto che si era visto soltanto contro il Racing Santander. Quella sera andò malissimo, esperimento abortito ma la fine del mercato ha ribadito che la Lazio ha in mezzo al campo molte più alternative di quante ce ne siano dietro. Inutile penalizzare Matuzalem, Bresciano e Mauri per schierare un difensore in più, meglio rischiare qualcosa per metabolizzare i movimenti difensivi ma presentare una squadra molto più logica. Per la cronaca l'amichevole è terminata 7-0 per la prima squadra con i gol di Zarate, Andrè Dias, Hernanes, Rocchi, Del Nero, Bresciano e Kozak. Ma poco importanta perché ormai il dado è tratto, spazio al rombo con la speranza che regali i risultati e il gioco del passato. Intanto comincia a decollare la prevendita di abbonamenti e soprattutto di biglietti per la gara di domenica. Al momento le tessere vendute sono quasi 11.000 ( oggi ultimi giorno) mentre gli spettatori che non vogliono mancare all'esordio stagionale all'Olimpico sono 5.000.

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