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Italia che fatica

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Nelfinale uscita kamikaze che blocca il cuore nel petto di mezza Italia. Cassani 5 Resta piantato sulla ribattuta corta di Sirigu in occasione del primo gol e non si frappone tra portiere e palla: abc del calcio. La sua gara è macchiata da questo errore, anche se poi prova a riscattarsi: inutilmente. Bonucci 6 Partecipa alla dormita collettiva in occasione del primo rischio azzurro. L'intesa difensiva con Chiellini è ancora lontana anni luce nonostante i due indossino la stessa maglia in campionato. Si riscatta con il gol del raddoppio azzurro. Chiellini 5 Quello nelle sua mani è uno dei reparti che Prandelli dovrà rivedere. Almeno un paio di grosse ingenuità mal sfrutatte dai modesti estoni. In avvio di ripresa lascia una voragine lì davanti e l'Italia rischia ancora grosso. Soffre troppo, soprattutto in velocità. Molinaro 5.5 Dalla sua parte lì dietro non succede granché, prova a dare la spinta richiesta da Prandelli ma difficilementre riesce a metter dentro palloni degni di nota. Cresce nella ripresa ma non impressiona. Montolivo 5.5 Messo lì a destra si ritrova troppo spesso fuori dal gioco azzurro che passa tutto o quasi dall'altra parte del campo. Il suo ex allenatore forse rimane un po' deluso. Pirlo 6 È il faro creativo di questa nazionale targata Prandelli. Parte bene, poi cala a metà gara. Un po' troppo macchinoso, inventa e costruisce ma a volte rallenta fin troppo la manovra dell'Italia. Tiene comunque fino in fondo. De Rossi 6 Buono il taglio profondo per Pazzini in avvio, poi resta lì a sinistra cercando di far legna per tutti. Ancora lontano anni luce dalla forma migliore gioca comunque una gara discreta e sembra finalmente aver imboccato la via del ritorno. Pepe 4.5 Inesistente per un tempo, corre a vuoto e non entra mai nel vivo dell'azione azzurra. Prandelli lo cambia per disperazione. Pazzini 6 Lì davanti è quello che fa più movimento. Ci prova molte volte ma non trova mai il tempo e lo spazio. Cassano 7 Il problema è che da lui uno si aspetta sempre che risolva la partita con una giocata. Stavolta rimette in piedi l'Italia con un colpo di testa: non esattamente il meglio del suo repertorio. Il colpo di tacco per il raddoppio invece è tutta farina del suo sacco. Prandelli 6 La sua giovane Italia fatica alla prima uscita ufficiale, ma conquista comunque la prima vittoria azzurra del 2010. C'è ancora molto da lavorare, ma almeno la strada imboccata sembra essere quella giusta. I tre fischi arrivano come manna dal cielo.

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