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Anti-Inter cercasi disperatamente

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LaSerie A diluita in tre giorni, domenica dedicata alle notturne con la sola eccezione della Juventus, che in passato aveva goduto di piccoli privilegi ben più preziosi. Chiuderà il programma l'Inter campione, che Rafa Benitez sta gestendo con sapienza e signorilità, anche se dovremo fare a meno della inimitabile vis dialettica di Josè Mourinho, andato a racimolare qualche spicciolo in più alla corte, naturalmente Real, di Florentino Perez. Parte la caccia alla formazione che ha dominato queste ultime stagioni, le migliori intenzioni non sono bastate alla Roma per sovvertire il corso della storia. Dunque il campionato ha già una favorita d'obbligo, la muta dei segugi votata a un inseguimento confortato dalla speranza più che dalla logica, anche se il calcio italiano è capace di produrre occasionali sorprese. Molte protagoniste della scorsa stagione si sono irrobustite: dal Milan che avrà Ibra alla Juve rivoluzionata, ma anche Palermo e Napoli hanno operato bene sul mercato, come la Lazio impreziosita dall'arrivo di Hernanes, la Samp è quella che aveva raggiunto i preliminari di Champions. Vero anche che molte di queste squadre dovranno fare i conti con i disagi dell'Europa League, che complica notevolmente il normale lavoro. La fase di avvio, prima che la Nazionale accordi a tutti una bella pausa di riflessione, è segnata da inquietanti premesse, la Tessera somiglia molto a un pretesto per le violenze della parte meno nobile del tifo organizzato, nel quale ha messo radici la delinquenza comune. Fino a quando non si seguirà il cammino intrapreso dagli inglesi, tolleranza zero e pene sicure, saremo tutti in ostaggio di poco raccomandabili bande. Somiglierà anche a una schedatura, il documento proposto, però nessuna persona perbene si sente minacciata se in un impianto sportivo viene verificata la sua identità. Si gioca, dunque, e dopo il prologo pomeridiano con Udinese e Genoa protagoniste, in serata sarà già prima fascia con l'esordio della Roma, che ritroveremo come l'avevamo lasciata. Dei nuovi arrivi, un paio saranno in panchina, altri sono fermi ai box per problemi fisici o, come nel caso di Nicolas Burdisso, burocratici. Ranieri ci riprova, non è di buon umore, forse le attuali risorse basteranno a domare il Cesena, neopromossa agile e veloce, sarebbe già una felice premessa.

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