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«Decisivo il rinnovo di Ledesma»

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Innanzitutto,come valuta l'acquisto di Hernanes? «È un giocatore molto dotato tecnicamente, ora deve capire i ritmi del calcio italiano. È un buon colpo, non così sensazionale da poter accendere immediatamente l'entusiasmo della tifoseria. Molto dipenderà dal campo». Come giudica ora il centrocampo della Lazio? «Con Ledesma, Hernanes, Brocchi, Bresciano, Mauri, Matuzalem è un signor centrocampo, funzionale a diverse interpretazioni tattiche. Certo, il livello del reparto dipende molto dalla riconferma o meno di Ledesma (oggi l'incontro decisivo a Cortina, ndr), un giocatore completo, un misto di quantità e qualità». La difesa? «Come centrali ha ottimi giocatori. Dias ha dato equilibrio, Stendardo è affidabile, Biava è navigato, Radu non si discute. Diakitè lo manderei altrove a fare esperienza. Sulle fasce, Cavanda è molto interessante, Lichtsteiner è una garanzia. Per Garrido il giudizio è parziale, l'anno scorso ha giocato poco. Del Nero può adattarsi. In caso di necessità si può giocare a 4 con Radu a sinistra». Cosa manca? «Non molto, la Lazio può arrivare tra il sesto e il settimo posto. Per un giudizio completo aspetto la fine del mercato, può succedere ancora molto. Fondamentale sarà sfoltire la rosa». Zarate? «Lo hanno condizionato le enormi aspettative dell'anno scorso. Lui è bravissimo e molto giovane, deve maturare, senza mettere isterismo nel suo calcio. Deve rimanere sereno, perché ha già dimostrato le sue doti». Il suo futuro da tecnico? «Vorrei trovare una squadra che a livello epidermico mi dia stimoli, ho bisogno di essere una belva da campo».

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