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A Berlino Rudisha ritocca il primato degli 800 La Semenya rientra e stravince la «sua» gara

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Unafrazione infinitesimale, all'apparenza, rispetto al mondiale di 1'41"11 firmato il 24 agosto 1997 sulla pista di Colonia da Wilson Kipketer, ma in realtà da segnare come una delle tappe epocali che, insieme con altri grandi specialisti di un passato lontano e recente come Rudolf Harbig nel 1939, Peter Snell nel '60 ai Giochi di Roma e nel '64 a Tokyo, e Sebastian Coe, nel 1981, a Firenze, identificano nell'abbattimento di un primato in atletica un incontestabile segno della rincorsa ai limiti umani. Rudisha, il cui padre Daniel fu nei Giochi messicani del 1968 tra i componenti del quartetto keniano medaglia d'argento dietro la fenomenale rappresentativa statunitense formata da Vincent Matthews, Ronald Freeman, Larry James e Lee Evans, era in realtà atteso al tentativo di primato sulla distanza al meeting di Rieti, ma le condizioni di gara di Berlino sono state tali da anticipare l'evento, rendendo tuttavia se possibile ancor più appetibili l'appuntamento e la trasferta in sabina domenica prossima, 29 agosto. Un allungo energico a 50 metri dal traguardo ha aperto la strada all'affermazione sulla stessa distanza all'atleta sudafricana, tornata sulla pista tedesca un anno dopo il sorprendente e contestato successo ai campionati mondiali. Cronometri bloccati a 1'59"90, prima prestazione della stagione di Semenya sotto la barriera dei due minuti dopo i tranquilli esordi effettuati a luglio in Finlandia (2'04"22 e 2'02"41). Tempo lontano da quello realizzato nel 2009 (1'55"45), ma forte la sensazione di ripresa agonistica di un'atleta che, mentre lascia aperti tutti i dubbi sulla sua fisicità, procede su un calendario che la vedrà impegnata in stretta successione a Bruxelles il 27 agosto, a Rovereto il 31 e al meeting di Milano il 9 settembre. Per l'Italia, successo per Giuseppe Gibilisco nell'asta (5.71), 1.97 per Antonietta Di Martino nell'alto a pari merito con la tedesca Friedrich, terzo posto per Elisa Cusma negli 800 (2'00"44), quarto per Libania Grenot nei 400 (50"90).

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