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Hernanes ha fretta

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Il brasiliano della Lazio Anderson Hernanes

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Verrebbe quasi voglia di controllare i documenti per verificarne l'origine. Sì, perché i brasiliani, in genere, passano per inaffidabili, facili alle distrazioni. E invece Hernanes, da quando è ufficialmente un giocatore della Lazio, ha stupito tutti per professionalità, sicurezza dei propri mezzi, voglia. E se nel calcio un ruolo fondamentale lo giocano le motivazioni, questa partita Hernanes l'ha già vinta. Lui non ritarda, lui anticipa. Lo aveva fatto già il 13 agosto, quando si era presentato a Formello a sorpresa e, tra lo stupore generale, aveva salutato i cronisti con alcune frasi in italiano. Lo ha ripetuto ieri. Tutti si aspettavano il suo arrivo per stamattina, lui ha spiazzato persino il team manager Manzini atterrando a Fiumicino con 24 ore d'anticipo.  Il tempo di salutare i nuovi compagni e di mettersi in tuta ed eccolo subito a disposizione di Reja, nella sessione pomeridiana di allenamento. Normale, per uno che da bambino dormiva poco «perché volevo svegliarmi presto per andare a giocare a pallone». Il mister non ha potuto far altro che assecondarlo e gli ha subito dato le chiavi del centrocampo biancoceleste, al centro di quel 3-5-2 (o 3-4-2-1 come ieri, con l'esclusione di Rocchi e Zarate) che dovrebbe esaltarne le caratteristiche. Schierato al fianco di Brocchi, Matuzalem e Garrido, Hernanes ha subito mostrato di essere in perfetta forma fisica (la sua vancanza l'ha trascorsa durante i Mondiali, a rimetterlo in sesto c'è stata la Coppa Libertadores) e di saper fare quello che vuole col pallone tra i piedi. E se l'impressione in campo è stata immediatamente positiva, anche fuori dal campo il brasiliano, che a Roma si è portato tutta la famiglia dalla madre alla moglie, difficilmente si concederà distrazioni e stravizi. L'arrivo di Hernanes ha oscurato una giornata che, dal punto di vista del mercato, non è stata esaltante. Le speranze di vedere Hugo Almeida in biancoceleste, infatti, diminuiscono ad ogni ora che passa. Il giocatore è stato chiaro: «Voglio restare al Werder». Il probabile passaggio alla fase a gironi della Champions, inoltre, potrebbe convincere definitivamente l'ariete portoghese a non lasciare Brema. La missione tedesca di Lotito e Tare, quindi, non avrebbe sortito gli effetti sperati. Troppo il divario tra l'ingaggio chiesto dal calciatore, 2 milioni, e quello offerto dalla Lazio, 1.2. La società biancoceleste aspetta ancora la sua risposta ma non è detto che non ci possa essere un ulteriore rilancio economico. Intanto si avvicina il 22, giorno in cui Lotito farà ritorno da Cortina e data decisiva anche per il destino di Ledesma. L'argentino ha promesso una risposta entro questa settimana. Se rifiuterà il rinnovo, è sempre in attesa Carmona della Reggina, contattato dalla Lazio ma tutto da verificare nel campionato di serie A.

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