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La carica di Rosella «Forti e competitivi»

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MatteoDe Santis Nel nome del padre. Nel ricordo e secondo il volere di papà Franco. Rosella Sensi, prima di recarsi a Visso per l'inaugurazione della sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini intitolata proprio a Franco Sensi, ha rotto il silenzio degli ultimi tempi con una sorta di lettera aperta apparsa sul sito internet della Roma. Due anni dopo, «il 17 agosto per me e per la mia famiglia sarà per sempre un giorno di dolore ma soprattutto di indelebili ricordi di gioia, nel ricordo di un padre e marito speciale e di un Presidente che ha saputo realizzare una fantastica opera nel calcio portando alla città di Roma e ai suoi colori prestigio e rispetto. Proprio per questo invito tutti i romanisti – alla vigilia del via ufficiale della nuova stagione – a stringersi intorno alla nostra squadra». Secondo Rosella Sensi, l'unione può fare la forza della Roma. «Sabato inizierà ufficialmente la stagione: un anno molto importante da affrontare con la massima compattezza e con la determinazione che in passato hanno permesso alla Roma di farsi apprezzare». Come è accaduto nella passata stagione, quando «la nostra squadra è riuscita a realizzare una rimonta straordinaria, guidata dal lavoro di Ranieri, di un grande gruppo di calciatori e dalla professionalità indiscussa dei dirigenti». Quello era il passato, il presente dice che «la Roma è forte e competitiva, ma dovrà fare i conti con una concorrenza sempre più motivata, fatta anche di nuovi avversari. Sarà decisivo il clima che circonderà il lavoro dei nostri giocatori e per questo chiedo ai mezzi di comunicazione e ai nostri tifosi di fare, come hanno sempre fatto, la loro parte». Anche Rosella Sensi continuerà a fare la sua: «Per la Roma rispondo come sempre in prima persona. La nostra sarà ancora una squadra vincente in campo e fuori. Del resto è la politica che Franco Sensi ha saputo trasmettere a tutti noi: nel lavoro non ci sono mezzi termini, chi non contribuisce alla causa, si esclude da solo». Gli insegnamenti paterni non si dimenticano mai.

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