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Burdisso forza la mano

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«Solola Roma». Nicolas Burdisso non ha cambiato di una virgola il suo pensiero. L'Inter è un capitolo chiuso, la Juve - che sta provando a inserirsi nella trattativa offrendo Poulsen - uno che non gli interessa aprire. Almeno fino a quando la Roma avrà speranze di riportarlo a Trigoria. L'argentino la sua scelta l'ha fatta ed è convinto che alla fine verrà accontentato. Una prova? Ha già iscritto i suoi figli in una scuola romana per il prossimo anno. Ora è pronto a scendere in campo in prima persona. Di rientro dalle vacanze post-Mondiale, Burdisso non vorrebbe raggiungere l'Inter a Philadelphia (i nerazzurri sono in partenza per la tournee negli States) ma parlare direttamente con Moratti a Milano. Ed è proprio la mossa che la Roma sta attendendo: il difensore dirà chiaramente al presidente nerazzurro che non intende tornare a Milano, tantomeno rinnovare il contratto in scadenza esercitando un'opzione a suo favore. Per non perderlo a parametro zero tra un anno, Moratti sarà quindi costretto a venire incontro alla volontà di Burdisso. Che, nel frattempo, è già d'accordo con la Roma per un quadriennale a circa 2,5 milioni di euro a stagione. La prossima settimana può essere quella della svolta. E poi? Ranieri aspetta un sostituto di Riise e non disdegnerebbe un altro esterno. Ma prima bisogna vendere. Montali continua a lavorare per portare Baptista all'Olympiacos: la Roma giocherà anche un'amichevole con i greci ad Atene il 13 agosto. Il procuratore del brasiliano sta tentando di convincere il giocatore ad accettare l'offerta. Per la Roma sarebbe un trionfo: l'Olympiacos è pronto a versarle 6,5 milioni di euro. Gli altri giallorossi da piazzare: Doni e Cicinho su tutti (si cercano club in Inghilterra), Guberti al Catania o alla Fiorentina, Cerci al Bologna. Più i vari Faty, Barusso, Andreolli, Antunes. Okaka resta. Per ora. Con i soldi delle cessioni si prenderà un terzino sinistro (Bellini?) e si proverà l'assalto a Behrami. Ale. Aus.

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