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Roma, buona la prima

L'attaccante brasiliano della Roma Adriano

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Adriano e Vucinic alfieri del re Totti. La seconda Roma di Ranieri nasce all'insegna del tridente. Quello sognato dai tifosi che ieri si è trasformato in realtà nella prima uscita stagionale contro la selezione Riscone-Brunico (Promozione e Prima Categoria): il brasiliano largo a destra, il montenegrino dalla parte opposta e il capitano al centro. L'avversario è modesto e allora Ranieri osa: nel 4-3-3 iniziale c'è pure Menez a centrocampo, insieme con Perrotta e l'altro nuovo acquisto Simplicio. Una Roma iper-offensiva, alla «spagnola». L'intesa tra gli attaccanti, tutti a tre a segno nell'ora giocata, sembra già collaudata. Adriano si impegna, cerca di andare oltre i limiti imposti dai cento chili abbondanti (ma in costante diminuzione) che si porta dietro, suda più di tutti e segna il suo primo gol in giallorosso su assist di Vucinic. «Ma so che devo migliorare tanto» ammette il brasiliano. La posizione a destra può favorire l'inserimento nello scacchiere di Ranieri: rispetto a Toni, Adriano sembra più adatto a convivere con Totti.   Il capitano ha inaugurato la stagione del gol con una punizione: il primo dei 13 «pallini» rifilati alla selezione locale. Vucinic è apparso il più pimpante. Tre gol, tanto movimento e la sensazione che il ruolo «alla Delvecchio» lo senta sempre più suo. Simplicio era l'altro osservato speciale. Ranieri gli ha subito chiesto di fare le veci di Pizarro, l'unico infortunato tra i 28 in ritiro. Il brasiliano ha risposto bene. «C'è già la chimica giusta» dice Simplicio convinto. L'impegno e l'attenzione tattica di Menez nell'inedita posizione da centrocampista è un'altra delle note incoraggianti del primo test estivo. Ingiudicabile la difesa: con Juan ancora in vacanza e Burdisso sospeso tra Roma e Inter, Andreolli ha fatto da spalla a Mexes, Rosi ha confermato la sua voglia di crescere, Riise si è divertito nell'area avversaria: anche per lui tre gol. Il più bello l'ha segnato Greco, una doppietta per Okaka, una rete di Brighi e sigillo finale di Loria. Proprio lui. Ranieri è «moderatamente soddisfatto. Il tridente più Menez? Mi intriga, ma dipende dai giocatori. Adesso devo osare, fare esperimenti, altrimenti non lo saprò mai». Il tecnico continua a coccolarsi Menez. «E' un giocatore stupendo, l'ho detto sin dal primo giorno. Deve solo - spiega Ranieri - trovare la condizione mentale giusta. Di Adriano mi è piaciuta la voglia di dialogare con gli altri attaccanti. Ha un fisico "notevole" e ha bisogno di migliorare. La scommessa non è mia ma sua. Simplicio l'abbiamo preso proprio per avere un vice-Pizarro». Dal mercato si aspetta due difensori. «E' nostra intenzione riportare qui Burdisso, ma non posso ancora dire che tornerà. Dobbiamo incassare meno gol dell'anno scorso: in Italia vince chi ne subisce meno». L'allenatore chiude sulla polemiche della Lega in risposta a Totti. «Vuol dire - dice con sdegno - che siamo messi male. Si parla di questo per nascondere altro». Ora attaccheranno anche lui?  

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