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Michael Jordan boccia la scelta di LeBron

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Lastroncatura da parte di MJ alla scelta del "prescelto" di approdare a Miami da Cleveland per provare a vincere l'agognato anello formando il nuovo terzetto delle meraviglie assieme al padrone di casa Dwayne Wade ed a Chris Bvosh, sceso dalla fredda Toronto al sole della Florida, è stata durissima. «Io - ha detto l'ex stella dei Chicago Bulls - non mi sarei mai neanche sognato lontanamente di contattare Magic Johnson e Larry Bird per dirgli: "ragazzi, che ne dite di metterci insieme e giocare in una sola squadra?". Credo che oggi le cose siano diverse. Certo, loro tre adesso hanno una grande opportunità. Io però in tutta onestà ero troppo impegnato a cercare di battere Larry e Magic per pensare di giocare con loro». Come a significare che in un pollaio basta un gallo a cantare. Ma la scelta di LeBron non ha scatenato solo la reazione di MJ. Davd Stern, il gran capo della Nba, seppur velatamente ha fatto capire come una distribuzione di stelle su più franchigie avrebbe giovato di certo alla lega. Chi non si è invece fatto pregare a dire la sua è stato Charles Barkley, uno che di trash talking in campo era il re. «Se tu sei stato per due volte Mvp non vai da nessuna parte ma sono gli altri a dover venire da te. Quello che è successo è ridicolo».

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