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Il declino di Lance

Ciclismo

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E così finisce, stavolta per davvero, la saga di Lance Armstrong. Il texano continuerà il Tour fino a Parigi (o almeno ci prova), ma per lui da domani in poi (oggi c'è il giorno di riposo) sarà come una scampagnata. Uscito clamorosamente di classifica alla prima tappa alpina della Grande Boucle, Armstrong ha vissuto una giornata nerissima: quasi caduto dopo 6 km di tappa, finito giù per davvero su una rotonda prima del Col de la Ramaz (il più duro di giornata), rientrato in tempo per l'inizio della salita, staccato a metà ascesa, ostinatamente intenzionato a recuperare nella successiva discesa. E poi, ancora, impotente a tutto sulla salitella di Les Gets (che precedeva la scalata finale ad Avoriaz), e infine arreso, a un km da quel piccolo Gpm di terza categoria (sotto il cui striscione, peraltro, Lance stava per cascare ancora, quasi buttato per terra da due Euskaltel che pasticciavano col sacchetto del rifornimento). Il «liberi tutti» ai suoi gregari e poi il calvario da Morzine ad Avoriaz: 11'45" il ritardo all'arrivo per Lance. Che paradossalmente mette fine al suo lottare proprio nello stesso luogo in cui lo fece Pantani (al Tour del 2000, quando il Pirata provò a far saltare proprio il texano con una fuga da lontano, ma poi stette male e si ritirò prima di arrivare a Morzine-Avoriaz).   Lance, amaramente, se n'è fatta una ragione: «Quando piove, spesso diluvia; decisamente non è stata la mia giornata. Non occorre dire che sono piuttosto abbattuto, ma comunque cercherò di divertirmi in queste ultime due settimane». Chi si è divertito ieri è stato senz'altro Andy Schleck, che ha piazzato lo scatto giusto a 1 km dalla vetta di Avoriaz (dopo che sulle salite l'Astana di Contador aveva dettato legge, ma senza che Alberto attaccasse in prima persona), si è visto ripreso da Samuel Sánchez ma ha battuto lo spagnolo in volata. Nel gruppetto dei migliori, a 10" dai primi due, Gesink, Kreuziger, Contador, Van den Broeck, Leipheimer, Basso, Menchov, Sastre e Evans che è la nuova maglia gialla (Chavanel, ex leader della classifica, è arrivato praticamente con Armstrong).

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