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Volata da record

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Gara all'ippodromo di Capannelle

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Ha tenuto fede al nome e a chi ci ha creduto. Step Up, vado su, (3.28 al toto, scuderia Nazzareno Marchetti, allevatore il fratello Ugo a Palestrina, trainer Angelo Candi, in sella Mirco Demuro) ha vinto a Capannelle il 13° Premio Alberto Giubilo (listed race, 2 anni interi, 1.100 metri, 62 mila euro, 7 partenti) superando sul palo due suoi consanguinei (per parte di padre, Footstepsinthesand, irlandese di Coolmore, vincitore 2005 delle 2000 Ghinee, O'Brien trainer e Fallon a bordo) il runner-up Way To Fly (Effevi, Botti, Branca) e il quarto arrivato Lucky Fantasy (Caldarola, Peraino, Borrelli). «Una corsa buona, la pista mi è sembrata non molto veloce ma il tempo, 1'05", c'è stato», sottolineava Valerio Giubilo, nipote del mitico Alberto e giornalista ippico pure lui, direttore sportivo del trotter di Tor di Valle, «Il vincitore Step Up è un soggetto consistente, anche da 1.600 metri, mentre ha deluso il favorito Free Winner, terzo, non davvero il cavallo che ha vinto un mese fa al debutto il Premio Poligamy. Way To Fly, secondo, mi è sembrato ancora acerbo, al di là delle sbandate che ha preso». Infatti la corsa ha visto protagonista fin dal via Pure Blu (Saggiomo, Saggiomo, Monteriso) allo steccato e Way To Fly all'esterno. Poi quando il baio di Fabio e Salvatore Saggiomo calava e mentre si scatenava Step Up, il portacolori della Effevi si spostava verso l'interno coprendo Pure Blu. Vinceva l'allievo di Candi (1'05”00 nuovo record del Premio Giubilo) a una lunghezza quello di Botti («bella corsa», commentava il suo allevatore Piero Riccardi) seguito da Free Winner con Pure Blue scivolato lontano, sesto. Suonava la sirena dei commissari ma l'arrivo rimaneva invariato. «Una vergogna», si scatenava Salvatore Saggiomo, «Ci è stato tolto il quarto se non il terzo posto». Angelo Candi (55 anni di Albano, trainer da un quarto di secolo) gongolava al rientro del suo pupillo: «Cattivissimo da puledrino, Step Up diventa bravo ogni corsa di più. Demuro, che l'ha fatto scattare al punto giusto, me lo aveva detto ai primi allenamenti, la stoffa c'è». In premiazione, con il figlio Valerio c'era anche Gianfranco Giubilo, fratello di Alberto e firma storica de «Il Tempo», che ricordava sorridendo come nel primo dopoguerra - per pagarsi le lezioni di equitazione al Foro Italico, maestro Costantino D'Inzeo, padre dei fratelli olimpionici - venivano a Capannelle ad incassare le giocate che i militari americani gettavano via inavvertitamente. Il Premio Alessandro Perrone (fotocopia rosa del Giubilo) se lo aggiudicava la baia Samaden (Alen, Mercalli, Sulas) e lo stesso trio centrava, con Sopran Prince, il Tullio Mei.

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